La vita oltre il macello: ecco come puoi “adottare” un animale da reddito garantendogli una vita migliore

Tramite associazioni che se ne occupano, possiamo impedire la macellazione di mucche, maiali e altre specie, regalando loro una vita serena e naturale.
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Gianluca Cedolin 11 Agosto 2020

Ogni anno in Italia vengono macellati circa 700 milioni di animali e circa un decimo dei macelli non rispetta a pieno le regole, per non parlare del problema degli allevamenti intensivi. Gli esemplari destinati alla macellazione fanno parte della grande categoria degli animali da reddito (nome omen) che racchiude “qualsiasi animale inclusi pesci, rettili e anfibi, allevato o custodito per la produzione di derrate alimentari, lana, pelli, pellicce o per altri scopi agricoli”. Negli ultimi anni, però, stanno nascendo sempre più progetti che mirano a salvare gli animali dal macello e adottarli per farli crescere secondo natura, preferendo un approccio biocentrico a uno marcatamente antropocentrico.

Nella maggior parte dei casi, si tratta di animali provenienti da sequestri giudiziari, avvenuti in allevamenti che fanno crescere gli animali in condizioni degradanti, o in macelli che non seguono le regole stabilite per ridurre la sofferenza degli animali. Ci sono associazioni e luoghi che si propongono di accogliere questi animali, salvandoli dalla morte per accoglierli. Dei rifugi sicuri per animali altrimenti trattati solamente per un tornaconto economico. Chiaramente la maggior parte di chi fa questo lo fa su base volontaria, tramite associazioni e Onlus, che quindi hanno bisogno di fondi e donazioni, perché per mantenere degli animali e farli vivere a modo non è un'operazione economica.

A questo proposito, possiamo noi stessi “adottare” un animale e salvarlo dal mattatoio. Stiamo parlando chiaramente di una tutela a distanza, mica devi prenderti in casa una mucca o un maiale (almeno che tu non possa, allora stai sicuro che ce ne sono di bisognosi!). Una forma di contributo, solitamente mensile, per assicurare che l'animale riceva cure, alimentazione e viva in luoghi adeguati. L'animale non diventa tuo, perché non sarebbe giusto, semplicemente contribuisci alla sua salvezza e poi al suo benessere.

Ci sono molte realtà di questo tipo: una delle più grosse come la Rete dei santuari di animali liberi in Italia, una serie di “santuari” (una decina circa), appunto, in vari posti d'Italia, che danno una casa ad animali ex-da reddito, di vario tipo: cavalli, mucche, asini, maiali, capre, pecore, galline, anatre, eccetera. Altre associazioni dedite a questa pratica virtuosa sono per esempio Vivi gli animali, o La piccola fattoria degli animali, che in Piemonte salva e accoglie dei maiali. I maiali sono all'origine anche del progetto Porcikomodi (poi ampliatosi ad altre specie) della Onlus Vitadacani, vicino a Milano, dove vivono un centinaio di animali, provenienti da sequestri (sono convenzionati con il Comune di Milano) o addirittura liberati da macelli e allevamenti intensivi da parte di attivisti e fatti trovare davanti al loro cancello.