L’antibatterico triclosan potrebbe rafforzare i microbi e ostacolare l’efficacia degli antibiotici

Il triclosan è presente in diversi prodotti per la pulizia di uso quotidiano, come dentifrici, saponi o detersivi. Il suo compito è quello di annientare i batteri potenzialmente dannosi per il tuo organismo, ma sembra che potrebbe provocare l’effetto contrario. Agisce infatti sulle cellule dei microorganismi, stimolandone la crescita e rendendole più forti.
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Giulia Dallagiovanna 27 Febbraio 2019
* ultima modifica il 22/09/2020

Nel tuo dentifricio, nel sapone che utilizzi tutti i giorni, nel deodorante che hai appena comprato o nel detersivo con il quale lavi i piatti è probabilmente presente anche del triclosan. Si tratta di un antibatterico comune a tantissimi detergenti e prodotti per la pulizia. Il suo compito è quello di annientare quei germi potenzialmente dannosi per la tua salute. Ma secondo uno studio della Washington University di St. Louis potrebbe, in realtà, produrre proprio l'effetto contrario: rafforzare i microbi e renderli resistenti agli antibiotici.

Il gruppo di ricerca guidato dalla professoressa Petra Levin, docente di Biologia, ha preso in considerazione il batterio dell'Escherichia Coli e dello Stafilococco. In laboratorio sono stati trattati con degli antibiotici, ma una parte dei batteri è stata prima messa in contatto con del triclosan. Ed è emerso che l'agente chimico stimolava la riproduzione delle cellule dei batteri, al punto che un microorganismo su 10 sopravviveva alla somministrazione del farmaco, anche a una distanza di 20 ore. Di norma, avrebbe dovuto essere uno su un milione. Con questi numeri, il sistema immunitario rischia di venire sopraffatto dall'infezione.

Se i batteri erano stati a contatto con il triclosan, uno su 10 sopravviveva all'antibiotico

Il triclosan infatti interagisce con un inibitore della crescita delle cellule, chiamato ppGpp, rendendole meno sensibili agli antibiotici. In sostanza, si tratta di quella particella che si occupa di difendere un organismo cellulare quando è sotto attacco e di spostare le risorse dalla crescita alla mera sopravvivenza, rendendo un batterio più forte di fronte a una possibile minaccia. L'esperimento è stato ripetuto con diverse classi di antibiotici, tra cui la ciproflaxina, ovvero uno dei più diffusi per il trattamento delle infezioni alla vie urinarie e respiratorie.

Naturalmente si tratta di un primo studio e ne serviranno molti altri per indagare a fondo i possibili effetti collaterali del triclosan. Ma gli autori si augurano che venga riconsiderato il ruolo degli antimicrobici nei prodotti di uso quotidiano, facendo un'attenta valutazione dei benefici e delle possibili controindicazioni.

Fonte| "The widely used antimicrobial triclosan induces high levels of antibiotic tolerance in vitro and reduces antibiotic efficacy up to 100-fold in vivo" pubblicato su Antimicrobial Agents and Chemotherapy, il 26 febbraio 2019

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