Il latte fa male? Si può bere tutti i giorni?

Siamo gli unici a bere latte in età adulta, per giunta beviamo latte di altre specie. Se è la prima volta che senti questa frase allora per te il latte non è proprio uno dei veleni bianchi da evitare. Ma quanto c’è di vero in tutto questo? Davvero il latte fa così male?
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Rubrica a cura di Simone Gabrielli
3 Maggio 2024

Quando si parla di "latte", in Italia per legge s'intende il latte vaccino. Cos’è il latte vaccino? Facile: è il latte prodotto dalle vacche. Mentre la specificazione risulta obbligatoria per le altre tipologie: come latte pecorino, latte caprino o latte di asina. In molte culture, soprattutto in Occidente, gli esseri umani continuano a consumare latte ben oltre l’età dell’infanzia, che sia semplicemente bevendo una tazza di cappuccino a colazione o trasformandolo in altri prodotti come panna, burro, yogurt, formaggi, kefir e gelato.

Composizione del latte

Il latte è composto principalmente da molecole di acqua, oltre 80%, infatti se ci pensi il latte deve fornire tutte le molecole necessarie per la crescita, e noi siamo composti per il 50-70% di acqua. Poi troviamo dal 3 al 5% di lipidi necessari per la formazione delle cellule, circa il 3% di proteine, il 5% di lattosio, che è uno zucchero una fonte energetica, ed infine tutta una serie di minerali e vitamine come calcio, magnesio, sodio, fosforo, potassio, vitamina A, vitamine del gruppo B, vitamina D e tanto altro. Il latte vaccino contiene più proteine del latte materno, circa il triplo, e contiene meno ferro e acidi grassi essenziali. Per questo si raccomanda di non utilizzare il latte vaccino nei primi 12 mesi di vita. Perché il nostro stomaco da neonati non sopporterebbe questo rapporto di 3 a 1. E che succede dopo? Siamo perfettamente in grado di bere latte senza problemi o meglio ci siamo evoluti per digerirlo, ad eccezione di chi non ci è riuscito sviluppando così l'intolleranza al lattosio (Stiamo realizzando un articolo per l'intolleranza al lattosio per la rubrica "Come funziona il corpo umano").

Latte in commercio

Ma che latte troviamo in commercio? Qual è il migliore da bere? Il latte vaccino può essere commercializzato con diverse percentuali di grasso

  • Intero: almeno 3.5% di grassi
  • Parzialmente scremato tra 1,5 e 1,8% di grassi
  • Scremato e meno dello 0,5% di grassi

Quale è meglio bere? Meglio il latte scremato perché ha meno grassi? La differenza è minima e, almeno che una persona stia seguendo diete particolari per cui deve stare attento alla quantità di grassi o ha difficoltà a digerire latte troppo ricco di grassi, può bere il latte che preferisce.

Un altro modo per classificare il latte è usando le diciture “crudo”, “pastorizzato”, “UHT” o “microfiltrato”

  • Pastorizzato vuol dire che il latte è stato sottoposto ad un riscaldamento termico di 71,7-78 °C per uccidere tutti i patogeni presenti, solo i patogeni, altri batteri non dannosi possono rimanere e col tempo possono degradare il latte. Per questo viene conservato in frigo e ai supermercati lo ritroviamo nei banchi refrigerati. Comunemente lo chiamiamo latte fresco.
  • UHT significa Ultra High Temperature, e indica un processo tramite cui il latte viene sterilizzato grazie all'esposizione ad altissime temperature per brevi secondi. Si perdono un pochino di micronutrienti, neanche troppi eh, però ha il vantaggio che chiuso nella sua bottiglia il latte può durare diversi mesi. Al supermercato lo troviamo fuori dal frigorifero proprio perché non sono presenti batteri all’interno e può conservarsi per molto più tempo se rimane chiuso.
  • Latte microfiltrato, che prima di essere pastorizzato, viene fatto passare attraverso un filtro i cui forellini sono talmente stretti da trattenere oltre il 99% dei microrganismi responsabili del deterioramento del latte fresco. Difficile da distinguere dai due citati prima, in genere viene segnalato in etichetta.
  • Latte crudo che non ha subito trattamenti per abbattere la carica batterica e quindi sconsigliato berlo senza prima averlo bollito. La commercializzazione di latte crudo destinato all’alimentazione umana è consentita solo direttamente in azienda dal produttore al consumatore o attraverso macchine erogatrici nella stessa azienda.

Anche qua non c’è un latte migliore, la differenza è minima e si può scegliere il latte più comodo per i propri utilizzi. Ad eccezione del latte crudo che ripeto, se non volete avere problemi gastrointestinali dovete bollirlo prima di consumarlo.

Benefici e controindicazioni

Il latte è un'importante fonte di micro e macro nutrienti, è fonte di proteine ad alto valore biologico, ossia presenta tutti gli aminoacidi essenziali in proporzioni ideali, ed è una buona fonte di calcio. Nell’immaginario collettivo il latte è un alimento ideale per la salute delle ossa e nella prevenzione dell’osteoporosi perché ricco di calcio. Ma purtroppo non è così, anche se in passato il latte è stato eletto super eroe per la salute delle nostre ossa in grado di sconfiggere l’osteoporosi  in realtà il latte può fare poco contro questa malattia multifattoriale e complessa. Per prevenire questa patologia serve un adeguato stile di vita con una buon apporto di vitamina D e calcio dati dalla dieta complessiva, un'adeguata esposizione al sole e soprattutto un’adeguata attività fisica.

Ma perché il latte ultimamente è così criticato? Da come l’ho descritto sembra essere un ottimo alimento, ha tutto: acqua, proteine, grassi, zuccheri, un sacco di micronutrienti, dove sta il problema? Parte dell’odio nei confronti del latte nasce forse dal fatto che una gran fetta di popolazione mondiale è intollerante al lattosio. Però basterebbe bere latte senza lattosio per risolvere il problema o mangiare latticini che non contengono lattosio.

Altra critica, che spesso viene rivolta al latte, è che contiene troppi nutrienti come proteine e fattori di crescita, necessari per far crescere il cucciolo e non adatto agli adulti. Questo è vero solo se consideriamo la fase di allattamento, in età adulta questi problemi non si pongono anche perché non beviamo la stessa quantità di latte di un cucciolo, prendiamo il bovino per crescere consuma giornalmente una quantità di latte corrispondente a circa il 10% del proprio peso, una cifra esagerata per l’essere umano, facendo il calcolo io che peso 80kg dovrei bere circa 8 litri di latte al giorno.

Ma la critica più controversa rivolta al latte è che aumenta il rischio di sviluppare tumori, accusa grave, provo a spiegarti in modo semplice la situazione. Partiamo col dire che il latte non risulta né tra i cancerogeni né tra i probabili cancerogeni nella lista redatta dall’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro). Addirittura un rapporto del 2018 pubblicato su World Cancer Research Found ha evidenziato una probabile diminuzione del rischio di sviluppare un tumore del colon-retto legata al consumo di latte e derivati.  Allora perché alcuni professionisti  si ostinano a dichiarare il latte pericoloso? In letteratura scientifica sono molti gli studi che cercano una correlazione tra sviluppo di tumori e consumo di latte e latticini e qualche evidenza col tumore alla prostata, seno e ovaio sembra emergere. Ahia quindi chi ha ragione? Intanto bisogna dire che i risultati delle ricerche sono troppo eterogenei cioè qualcuno dice che fa male, altri smentiscono e se facciamo le somme tra tutti questi studi messi a confronto non c’è nulla di evidente. Oltre a questo bisogna mettere in conto che spesso questi studi vanno a controllare cosa succede quando c’è un consumo eccessivo di latte e latticini, senza poi contare che latticini vuol dire tutto e nulla perché dentro ci troviamo lo yogurt, che ha importanti proprietà benefiche sulla salute, ma anche diversi formaggi che hanno un contenuto eccessivo di grassi.

Lo so, la situazione è complicata quindi che fare? Semplice, se rimaniamo nelle dosi consigliate dalle linee guida,  possiamo stare tranquilli.

Quanto latte bere al giorno?

Se andiamo a vedere cosa dicono le linee guida per la sana alimentazione italiana redatte da CREA e la Società Italiana della Nutrizione Umana (SINU) si raccomandano 3 porzioni giornaliere di latte o di yogurt, una porzione corrisponde a 125 ml di latte o 125 g di yogurt, alle quali si possono aggiungere da 2 a 3 porzioni a settimana di formaggio (qua le dosi cambiano in base alla tipologia di formaggio).

Conclusione

Probabilmente il vero motivo per cui il latte è criticato da tante persone è per come viene prodotto, per i motivi etici su come gli animali vengono sfruttati ma anche per i motivi ambientali. Infatti formaggi e latticini risultano tra gli alimenti più impattanti sul pianeta dopo la carne di bovino. Quindi, alla fine, latte è un super eroe o un cattivo? Come ormai avrai capito guardando anche gli altri articoli di Super Food non esistono cibi buoni o cattivi ma esistono quantità e frequenze giuste in una dieta equilibrata. Il latte forse è il più supereroe di tutti i cibi visti finora, perché ha proprietà nutrizionali interessanti che possono effettivamente aiutare le persone ma come tanti supereroi ha dei difetti per i quali viene spesso criticato. Demonizzare il latte solo perché siamo gli unici a berlo ha poco senso, siamo gli unici a fare tante cose come bere latte di soia, navigare su internet, leggere fumetti e tanto altro.

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Sono un Biologo Nutrizionista conosciuto sui social come “Nutri-Nerd” per il mix di competenza scientifica e cultura popolare che inserisco in altro…