Le regole per visitare gli ospiti delle RSA in sicurezza: il documento del Ministero della Salute

Le residenze sociosanitarie per anziani stanno riaprendo alle visite dei famigliari degli ospiti, ma ci sono regole precise da rispettare che anche se possono sembrarti una scocciatura hanno lo scopo di proteggere il più possibile proprio il tuo caro.
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Giulia Dallagiovanna 11 Maggio 2021
* ultima modifica il 08/06/2021

Stanno riaprendo le RSA, le residenze sociosanitarie per anziani che erano state chiuse ai visitatori esterni con l'evidente scopo di ridurre il più possibile il rischio di contagio per gli ospiti. Perciò questa bella notizia presuppone anche un'assunzione di responsabilità da parte di tutti: struttura e parenti in visita. Per garantire che gli incontri avvengano nel modo più sicuro possibile, il Ministero della Salute ha pubblicato un documento dal titolo "Modalità di accesso/uscita di ospiti e visitatori presso le strutture residenziali della rete territoriale" che regola gli ingressi e le visite agli anziani. Vediamo insieme cosa dice.

Obbligo vaccini

Prima di tutto, viene ricordato l'obbligo di sottoporsi al vaccino per tutto il personale sanitario che lavora all'interno della struttura. Anche la maggior parte degli anziani sono stati immunizzati o stanno completando l'iter. Questa situazione rende le RSA luoghi sicuri per chi vi è ospitato e chi vi lavora, ma non bisogna dimenticare che rimane una piccola percentuale di persone che non può ricevere il farmaco per questioni patologiche, e un'altra che ha rifiutato di aderire alla campagna o, in caso fosse affetta da demenza, lo ha fatto la famiglia per lei. Esiste quindi un piccola porzione di anziani che continua a rischiare di contrarre il Covid-19. Non è il caso insomma di portarlo in struttura dall'esterno.

Chi può entrare

Si può entrare in una RSA, certo, ma a patto di rispettare alcuni requisiti. Bisogna infatti possedere il proprio green pass, ovvero risultare vaccinati con entrambe le dosi da non più di 6 mesi o essere guariti dal Covid entro lo stesso arco di tempo. In alternativa, è necessario avere un tampone negativo. E se il vaccino non hai potuto farlo perché erano presenti delle reali controindicazioni? Allora il tuo medico curante o la Direzione sanitaria dovrà farsi carico della tua eccezione e decidere cosa potrai effettivamente fare una volta entrato.

Per entrare in una RSA sarà necessario avere il green pass o l'esito negativo di un tampone effettuato al massimo 48 ore prima

Potrebbe non essere ancora possibile, ad esempio, riabbracciare il tuo caro. Lo so, è doloroso dopo mesi di separazione, ma l'idea di permettere un contatto fisico solo tra vaccinati (o tra chi ha avuto il Covid) è finalizzata solo alla protezione della persona fragile. Che in questo caso naturalmente è il tuo parente anziano.

Dal momento che permangono alcune restrizioni, il documento invita anche a non abbandonare e a incentivare la possibilità delle videochiamate e di altre forme di collegamento da remoto.

In quanti si entra

In generale, vengono concessi non più di due ingressi per ospite e la durata delle visite è definita. Anche per questa ragione è necessario pianificare prima assieme alla struttura il giorno e l'orario in cui recarvisi. Ti sembrerà una scocciatura, ma come potrai immaginare questo accorgimento è necessario per evitare assembramenti e per garantire a tutte le famiglie di poter incontrare il proprio caro.

Ci sono comunque delle eccezioni a questa regola. "In specifiche condizioni cliniche/psicologiche (a titolo esemplificativo, ma non esaustivo: nelle fasi del fine vita, depressione grave, deterioramento cognitivo, specifiche disabilità psichiche o sensoriali, gravissime disabilità, stati vegetativi ecc.) è possibile valutare l'alternanza di più visitatori valutati specificatamente, così come per eventuali caregiver, anche per frequenze e durate superiori".

Se però, l'ospite versa in condizioni psico-fisiche che non gli consentono di abbandonare il nucleo di degenza, sarà ammesso l'ingresso in camera a un unico visitatore.

Viene sconsigliato l'ingresso di bambini al di sotto dei 6 anni

Infine, bisogna sapere che possono accedere alla struttura solo gli esterni che sono stati identificati all'interno della sfera di affetti e relazioni dell'ospite, e che è sconsigliato l'ingresso di bambini al di sotto dei 6 anni per i quali non è previsto l'obbligo di indossare una mascherina.

Mascherine e distanziamento

A proposito di mascherine, né un vaccino né un tampone negativo ti potranno esonerare dall'obbligo di indossarne una. Nello specifico viene richiesta almeno una ffp2 per garantire il massimo della protezione tua e del tuo caro. Qualora anche lui fosse in condizioni di poterla indossare, avrà lo stesso obbligo. Sappiamo però che in un RSA diversi anziani sono affetti da demenza o da altre patologie che non sono molto compatibili con l'idea di coprirsi naso e bocca per qualche ora. Diventa ancora più importante, dunque, il rispetto delle regole da parte tua.

E lo stesso discorso vale per il distanziamento, che dovrà sempre essere mantenuto sia all'interno che all'esterno. Come ti dicevo prima, solo in caso siate entrambi immunizzati esiste la possibilità di un abbraccio.

Naturalmente, all'ingresso ti verrà misurata la temperatura e richiesto di igienizzarti le mani con il gel apposito di cui le strutture dovranno essere ampiamente rifornite.

Incontri meglio all'esterno

Di norma verranno favoriti gli incontri all'esterno, naturalmente quando il clima è favorevole e le condizioni dell'anziano lo permettono. Se invece dovrete vedervi al chiuso, compito della struttura sarà quello di individuare uno spazio ampio e che consenta un frequente ricambio dell'aria, da dedicare solo a quella attività.

Uscite programmate e rientri in famiglia

È possibile anche organizzare uscite programmate e rientri in famiglia dell'ospite, sempre con il fine di mettere il suo benessere al primo posto. Devono però essere regolate in modo puntuale dalla Direzione sanitaria della struttura o dal Referente Covid-19.

Naturalmente devono essere presi in considerazione diversi fattori come la stabilità clinica della persona e il suo livello di autonomia o, dall'altro lato, di fragilità. Ed è poi prevista la firma di un patto di reciproca responsabilità con il quale la famiglia e la struttura si impegnano a rispettare tutti gli accorgimenti che mettano l'anziano il più possibile al riparo da un rischio contagio.

Insomma, è possibile finalmente tornare a far visita al proprio caro, ma la pandemia non è finita e anche con il vaccino non è un "liberi tutti". Essere responsabili in questo momento è cruciale, proprio per evitare che tutto ricominci da capo. Ancora una volta.

Fonte| "Modalità di accesso/uscita di ospiti e visitatori presso le strutture residenziali della rete territoriale" pubblicato dal Ministero della Salute

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