Marocco, Toscana, Campi Flegrei: la sismicità sta aumentando?

Più eventi ci sono, più ci si chiede: stanno aumentando i terremoti o c’è un’altra spiegazione?
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Andrea Di Piazza Geologo specializzato in Green Management
27 Settembre 2023 * ultima modifica il 27/09/2023

Marocco, Toscana, Campi Flegrei, ogni volta che si verificano terremoti ravvicinati nel tempo, la domanda è sempre la stessa: la sismicità sta aumentando? Una cosa è certa, il monitoraggio delle reti sismiche è ormai molto esteso a livello mondiale, e così anche la comunicazione degli eventi che vengono registrati.

Il grafico sottostante, per esempio, mostra il numero di terremoti registrati ogni anno, dal 1900 al 2019 su scala mondiale, di magnitudo pari o superiore a 6. Come si può notare, si apprezza una netta tendenza all'aumento degli eventi almeno fino a dopo gli anni '50, effetto proprio del miglioramento dell'implementazione degli strumenti di misura a livello globale e della comunicazione degli enti governativi.

Numero di terremoti per anno dal 1900 al 2019 a scala mondiale di magnitudo pari o superiore a 6 (Fonte: INGV/USGS).

Concentrandoci sul periodo post 1950, è possibile notare un andamento più regolare che fluttua attorno ad un valore medio calcolato in circa 140 eventi/anno. Attenzione però, il valore medio è solo un dato statistico e non è indicativo di alcuna ciclicità dei fenomeni, ovvero non è connesso ad alcuna spiegazione fisica.

Pur non coprendo gli anni più recenti, il grafico dimostra che al momento non è possibile ipotizzare un eventuale aumento del numero di terremoti su scala globale, ovvero una maggiore energia sismica rilasciata a livello globale come risposta ad un processo fisico in atto. Quindi la risposta è no. La sismicità non è in aumento. I tre recenti terremoti che abbiamo menzionato, inoltre, seppur così vicini temporalmente, hanno cause geofisiche diverse tra loro e coinvolgono volumi di crosta distanti centinaia se non migliaia di chilometri gli uni con gli altri.

Il terremoto del Marocco

Alle 23:11, ora locale, dell'8 settembre 2023 una scossa di terremoto di magnitudo momento 7.0 ed epicentro a circa 54 chilometri dalla stazione sciistica di Oukaïmeden (Alto Atlante), ha fatto tremare l'intero Marocco centrale. Avvertito in Spagna, Portogallo e Algeria, la scossa principale e quelle di assestamento hanno raso al suolo interi villaggi provocando la morte di circa 3.000 persone e oltre 5.530 feriti. Si è trattato del sisma più importante della storia recente del Marocco, sia in termini di energia che di danni e vittime collegate, almeno da quello di Meknes avvenuto nel 1755. Secondo i dati dell'United States Geological Survey (USGS) il terremoto ha avuto origine su una faglia inversa-obliqua situata al di sotto della catena montuosa dell'Alto Atlante. L'area di rottura della faglia è di circa 600 km quadrati (30 km per 20 km). Il terremoto del Marocco è figlio della collisione tra placca Africana ed Eurasiatica che ha generato le alte montagne dell'Atlante. Si tratta di imponenti forze compressive che piegano e spaccano la crosta, generando appunto pieghe e faglie che compongono le catene montuose.

Trema l'Appennino Settentrionale

Alle 5.10 del 18 settembre scorso, una scossa di magnitudo 4.9 è stata registrata dall'Istituto Nazionale di Goefisica e Vulcanologia (INGV) a circa 3 km a sud ovest del comune di Marradi (provincia di Firenze), a 42 chilometri a nord del capoluogo toscano. Alla scossa principale è seguito poi il tipico sciame di scosse minori, o di assestamento, fino alla mattinata. Per fortuna solo tanto spavento per la popolazione e qualche danno lieve: la scossa ha comunque interessato una zona molto sismica dell'Appennino, catena montuosa che si snoda longitudinalmente connotando la spina dorsale geologica dell'Italia. Anche queste montagne, come l'Atlante, sono frutto della compressione tra la Africa e Eurasia, tuttavia il movimento delle rocce che hanno dato origine a questo terremoto è tipico delle zone in estensione e non in compressione. Com'è possibile? Il dibattito su questo tema è aperto, secondo alcuni studiosi, i terremoti di natura estensionale in questa zona potrebbero essere generati dall'accelerazione della placca adriatica verso nord-nord ovest, meccanismo che avrebbe generato una divergenza obliqua rispetto alla zona tirrenica, attivando appunto faglie estensionali nella zona assiale della catena montuosa.

I Campi Flegrei: "il respiro" del vulcano

Il "supervulcano" napoletano ormai tiene banco nella rassegna stampa quotidiana per via dei continui terremoti che stanno esasperando la popolazione del Golfo di Pozzuoli. Seppur di bassa magnitudo, le scosse ormai quotidiane dei Campi Flegrei non sono, come nei due casi precedenti, legate al movimento delle placche ma ad un fenomeno molto localizzato e relativo all'attività vulcanica. Secondo gli studiosi, i terremoti sono originati infatti dalla pressurizzazione dei fluidi idrotermali che spingono verso l'alto la crosta terrestre provocando anche delle fratture. Si tratta del cosiddetto bradisismo ovvero il "respiro del vulcano", un movimento verticale della superficie terrestre che, sotto l'effetto della pressione dei fluidi sotterranei, si comporta come una spugna. L'aumento del numero dei terremoti, in questo caso sia nel tempo che nello spazio, è proprio legato al gioco di pressurizzazione dei fluidi ma può essere anche generato dalla migrazione in profondità del magma che alimenta il vulcano. In questo momento la sismicità sta raggiungendo i valori già registrati durante la crisi degli anni '80. La paura è il raggiungimento di un punto di rottura della crosta, tale da provocare la depressurizzazione del sistema e l'innesco di un'eruzione (freatica o magmatica). "Non abbiamo elementi che ci possano portare a dire che ci sarà una eruzione – ha fatto sapere alla stampa il Presidente dell'INGV Carlo Doglioni – però ci sarà un aumento della sismicità" facilmente prevedibile "dall'osservazione statistica del numero crescente di eventi. Per ora nessun allarme, certamente è una situazione su cui noi, come Istituto, abbiamo gli occhi puntati".

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