Ieri le sue condizioni erano così gravi che non rientrava tra i pazienti candidabili per il trapianto di cuore, oggi invece è entrato in lista. Tutto grazie a un cuore bioartificiale: il primo impiantato in Europa dopo la fase di sperimentazione clinica.
È successo all’Ospedale Monaldi di Napoli, dove i chirurghi hanno prima rimosso chirurgicamente il cuore “originale” di un uomo di 56 anni per sostituirlo poi con quello bioartificiale totale.
A differenza degli altri device, come il Syncardia che è totalmente meccanico, l’innovativo dispositivo fornito dall’azienda Carmat Aeson è composto da valvole biologiche, quindi costruite con tessuti naturali come le valvole di maiale o il pericardio bovino.
Funziona mediante dei piccoli motori elettrici, poi, è in grado di pompare il sangue nell'aorta o nell'arteria polmonare e in più, grazie a una serie di sensori e software specifici, riesce ad autoregolare la gittata del flusso sanguigno.
Grazie a questo intervento i medici potranno ripristinare la funzionalità polmonare del paziente per mettere così in moto l'iter che lo porterà finalmente tra i candidabili al trapianto di cuore.
“Questa nuova tecnologia – hanno spiegato gli esperti dell’ospedale Monaldi – è molto più silenziosa e di più agevole gestione nella fase post operatoria e assicura ai pazienti una migliore qualità della vita”.
Secondo il dottor Maurizio di Mauro, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, questo ulteriore strumento potrebbe presto innescare una vera e propria rivoluzione terapeutica per tutti i pazienti affetti da scompenso cardiaco avanzato. “Un percorso che va avanti da anni e che è possibile anche grazie al sostegno della Regione Campania che supporta il programma trapianti di cuore e assistenze meccaniche”.
Oggi l’uomo è ancora ricoverato nei reparti di terapia intensiva cardiochirurgica ed è costantemente monitorato. Le sue condizioni sono stabili e respira spontaneamente.
Fonti | Ansa; Ospedale Monaldi di Napoli