Napoli, potrà accedere al trapianto grazie all’impianto di un cuore totalmente bioartificiale: è la prima volta in Europa

I chirurghi dell’Ospedale Monaldi hanno fatto la storia impiantando un dispositivo composto da valvole biologiche che grazie a piccoli motori elettrici pompa il sangue nell’aorta o nell’arteria polmonare e, mediante una serie di sensori e software specifici, riesce ad autoregolare la gittata del flusso sanguigno. Con questo intervento un uomo di 56 anni rientrerà tra i pazienti candidabili a a ricevere un cuore “vero”.
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Kevin Ben Alì Zinati 20 Luglio 2021
* ultima modifica il 02/08/2021

Ieri le sue condizioni erano così gravi che non rientrava tra i pazienti candidabili per il trapianto di cuore, oggi invece è entrato in lista. Tutto grazie a un cuore bioartificiale: il primo impiantato in Europa dopo la fase di sperimentazione clinica.

È successo all’Ospedale Monaldi di Napoli, dove i chirurghi hanno prima rimosso chirurgicamente il cuore “originale” di un uomo di 56 anni per sostituirlo poi con quello bioartificiale totale.

A differenza degli altri device, come il Syncardia che è totalmente meccanico, l’innovativo dispositivo fornito dall’azienda Carmat Aeson è composto da valvole biologiche, quindi costruite con tessuti naturali come le valvole di maiale o il pericardio bovino.

Funziona mediante dei piccoli motori elettrici, poi, è in grado di pompare il sangue nell'aorta o nell'arteria polmonare e in più, grazie a una serie di sensori e software specifici, riesce ad autoregolare la gittata del flusso sanguigno.

Grazie a questo intervento i medici potranno ripristinare la funzionalità polmonare del paziente per mettere così in moto l'iter che lo porterà finalmente tra i candidabili al trapianto di cuore.

“Questa nuova tecnologia – hanno spiegato gli esperti dell’ospedale Monaldi – è molto più silenziosa e di più agevole gestione nella fase post operatoria e assicura ai pazienti una migliore qualità della vita”.

Secondo il dottor Maurizio di Mauro, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, questo ulteriore strumento potrebbe presto innescare una vera e propria rivoluzione terapeutica per tutti i pazienti affetti da scompenso cardiaco avanzato. “Un percorso che va avanti da anni e che è possibile anche grazie al sostegno della Regione Campania che supporta il programma trapianti di cuore e assistenze meccaniche”. 

Oggi l’uomo è ancora ricoverato nei reparti di terapia intensiva cardiochirurgica ed è costantemente monitorato. Le sue condizioni sono stabili e respira spontaneamente.

Fonti | Ansa; Ospedale Monaldi di Napoli

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