Nate due gemelle con Dna modificato: in Cina il primo esperimento di chirurgia genetica

L’esperimento è stato condotto in Cina dal ricercatore He Jiankui, e ha già scatenato un acceso dibattito. Nel corso di un test per la fertilità, pare infatti che siano stati modificati i geni dei bambini direttamente durante la fecondazione attraverso l’iniezione di una proteina che dovrebbe rendere i neonati più resistenti al virus Hiv. Progresso scientifico o scelta etica discutibile?
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Sara Del Dot 27 Novembre 2018
* ultima modifica il 22/09/2020

Fino a ieri sarebbe sembrato soltanto fantascienza. Oggi rappresenta un’inquietante realtà. In Cina, infatti, sono nati i primi bambini dotati di DNA geneticamente modificato. O almeno è ciò che ha affermato in un video il medico che pare aver condotto l’esperimento, lo scienziato He Jiankui, di Shenzen. Il ricercatore ha fatto in modo che, circa un mese fa, venissero alla luce due gemelle, Lulu e Nana (nomi di fantasia), il cui DNA è stato alterato attraverso uno strumento di chirurgia genetica, chiamato Cispr, in grado di riscrivere la base del codice genetico dell’essere umano.

L’esperimento

L’esperimento è stato descritto dettagliatamente in un documento della Southern University of Science and Technology di Shenzen, pubblicato dalla rivista del Massachusetts Institute of Technology (Mit), Technology Review, che ha sollevato la questione etica in riferimento alla pratica effettuata, anche se del fatto che l’esperimento sia effettivamente avvenuto non sono ancora state presentate prove reali da fonti indipendenti.

Diversi scienziati hanno additato la ricerca come sperimentazione umana, anche se è stata condotta con l'approvazione del comitato etico.

In pratica, il ricercatore ha alterato gli embrioni di sette coppie nel corso di trattamenti di fertilità, di cui è stata portata a termine una sola gravidanza. Per effettuare questa alterazione genetica, è stata usata una tecnica di editing del genoma finalizzata alla creazione di individui resistenti alle infezioni da Hiv, quindi impossibilitati a essere colpiti da Aids. In pratica, nel corso della fecondazione in vitro, assieme allo sperma del padre è stata indirizzata verso le uova della madre anche una proteina finalizzata, appunto, a modificare il gene del bambino. La modifica del DNA non è andata a buon fine in uno degli embrioni, ma è stato deciso di impiantarlo comunque. Di conseguenza, solo una delle due gemelle sembra essere nata con la modifica genetica. All’esperimento ha dichiarato di aver preso parte anche un ricercatore americano dell’Università di Harvard, George Church.

Questione etica

Naturalmente, la possibilità che sia realmente potuta avvenire una modificazione del gene dei bambini nel corso della fecondazione in vitro ha già scatenato un acceso dibattito in merito alla questione etica che la coinvolge. Infatti, diversi scienziati hanno additato questa ricerca come sperimentazione umana, sottolineando la possibilità di effetti collaterali che possano danneggiare la salute sia delle due neonate sia dei geni delle loro generazioni future. Non a caso, negli Stati Uniti questa tecnica di genoma-editing è vietata, e Church si è dovuto recare in Cina per prendere parte a un esperimento di questo tipo. Nel rapporto di Technology Review prima citato, comunque, si legge che l’esperimento è stato condotto con l’approvazione del comitato etico. Infatti, le implicazioni di questo studio possono essere le più svariate. Dall’innesco di problematiche genetiche future, a una svolta epocale nella cura e nella prevenzione di malattie come l’Aids, e anche di molte altre.

Fonte| "The Chinese scientist who claims he made CRISPR babies is under investigation" pubblicato su Technology Review il 26 Novembre 2018

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