Azzerare qualsiasi rischio di contagio, in ogni modo. Così da oggi le ricette dei farmaci non si ritirano più dal medico ma arrivano direttamente sulla mail o sullo smartphone. È la nuova misura annunciata ieri dal capo della protezione Civile Angelo Borrelli che mira a limitare i contatti e quindi i contagi: sia tra i pazienti sia tra i medici di base.
L'ordinanza, firmata ieri, arriva anche in risposta a due grosse necessità. Da un lato, la dematerializzazione delle ricette e quindi meno carico sulle spalle dei medici potrebbe sopperire, in minima parte, alla carenza di personale sanitario. Dall’altra, eviterebbe i già denunciati assembramenti e gruppi di persone che affollano gli studi medici.
Le prescrizione non dovrai più ritirarle nell’ambulatorio, l’unica uscita che dovrai fare sarà per andare direttamente in farmacia dove dovrai fornire un codice che ti permetterà il ritiro di ciò che ti serve.
Quando il tuo medico fa una prescrizione in formato digitale, viene assegnato un codice, il “numero della ricetta elettronica”, ad ogni ricetta. Da oggi questo numero identificativo verrà inviato direttamente al paziente senza più la necessità della copia cartacea da mostrare al farmacista.
L’invio può avvenire:
Un paziente può trovare la propria ricetta elettronica anche nel proprio fascicolo sanitario elettronico nel caso in cui avesse attivato già in precedenza il servizio.
Dopo esserti recato in farmacia, aver mostrato il codice della tua prescrizione elettronica e aver quindi ritirato i tuoi farmaci, la farmacia registra l’avvenuta erogazione della ricetta, che viene contrassegnata come “erogata”. Allo stesso tempo, le famose “fustelle” non vengono più incollate alle ricette ma verranno marcate con una “X” per segnalare l'avvenuto e corretto utilizzo.
Fonte | Protezione Civile