Odontoiatria biologica: quando la visita dal dentista fa meno paura

Se andare dal dentista ti spaventa, potresti provare un approccio biologico. È un metodo dove ci si prende cura della persona nel suo insieme, cercando di intervenire nel modo meno invasivo possibile, con materiali biocompatibili e in un ambiente sereno e rassicurante. Non è una terapia alternativa, ma una nuova consapevolezza.
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Giulia Dallagiovanna 15 Giugno 2020
* ultima modifica il 23/09/2020

Il composto utilizzato per le otturazioni? Non è biologico. La devitalizzazione di un dente? Non è biologica. Un approccio che tende a intervenire chirurgicamente? Non è biologico. Come avrai capito, non stiamo parlando di frutta e verdura, ma di odontoiatria. Avresti mai pensato di poter scegliere un dentista che opera nel modo più naturale possibile?

L'odontoiatria biologica non è una medicina alternativa, ma una nuova forma di consapevolezza che si sta diffondendo fra i professionisti del settore. Il corpo non è un insieme di compartimenti stagni scollegati fra loro, ma un sistema dove le parti si influenzano a vicenda. Non si può quindi curare denti e bocca, senza tener conto delle ripercussioni che gli interventi possono avere su tutto l'organismo. Significa, quindi, creare un ambiente al riparo dalle infezioni e dove la persona si senta accolta, fare attenzione agli strumenti utilizzati e ai metalli che compongono le otturazioni, rispettare i cicli della natura.

Se una visita dal dentista significa immediatamente paura e stress, la scelta biologica è quella che fa per te.

I denti e il corpo

Odontoiatria biologica significa prima di tutto intervenire nel modo meno invasivo possibile. Il dentista sa che agendo sulla tua bocca, sta modificando un equilibrio naturale. E non sarà solo la cavità orale a doverci fare i conti, ma tutto il corpo. Perciò è meglio ridurre allo stretto indispensabile le influenze esterne. Ma come si fa nel concreto?

Innanzitutto, evitando il più possibile un approccio chirurgico. Ad esempio, se soffri di Parodontite, un'infezione che può arrivare a causare la recessione delle gengive dai denti, assieme a dolore e sanguinamento, si tenderà a non operare per risolvere il problema, ma a ricorrere prima ad altre terapie.

Anche la devitalizzazione di un dente è l'ultima spiaggia per chi appoggia un metodo biologico. Lo dice la parola, devitalizzare significa togliere la vita. Un'azione che ha ben poco di naturale. Togliendo la polpa e la radice, rimane solo l'osso: un elemento morto all'interno di un organismo vivo, il tuo. Per questo motivo sarebbe meglio limitarla ai casi nei quali è indispensabile.

Gli odontoiatri biologici per ora non sono molti, ma è una cultura che si sta diffondendo e diversi ambulatori tradizionali offrono anche la possibilità di curarsi con questo nuovo approccio.

Il problema del mercurio

Chiariamo subito una cosa, il tuo dentista non voleva intossicarti quando ti ha otturato la carie che avevi in bocca. Il problema, però, è che il composto che ha usato per riparare il dente è formato per metà da mercurio. E il mercurio non fa bene all'organismo, per nulla. Questa sostanza nociva potrebbe entrare in circolo nel tuo corpo in molti modi. Per prima cosa, come spiega l'odontoiatra Andrea Vecchi, la mucosa nasale o i bronchi e i polmoni possono metabolizzarlo. Oppure la dentina, che è l'elemento interno al dente, può favorire il suo diffondersi all'interno degli altri organi. E naturalmente, se un'otturazione con il tempo si usura, può capitare anche di ingerirlo.

Non tutti i dentisti sono d'accordo nell'affermare che il mercurio contenuto nelle otturazioni possa essere dannoso per l'organismo. Non esistono in effetti dati scientifici certi che facciano chiarezza su quanto sia pericoloso. Ma è sempre meglio non rischiare anche perché esistono valide alternative biocompatibili, come le resine composte e le ceramiche integrali. Peraltro, si confondono anche meglio con il colore dei denti, perciò risultano più estetiche.

Un ambulatorio biologico

Tenere in considerazione la salute di tutto l'organismo, significa anche prendersi cura del lato psicologico del paziente. Limitare insomma le sue paure e le sue ansie. Anche perché non nascondiamocelo, fin da quando siamo bambini abbiamo timore di andare dal dentista.

Ma un ambulatorio biologico dev'essere prima di tutto confortevole e rassicurante. Viene fatta molta attenzione agli arredi, ai colori usati e al modo in cui sono orientate le luci. Chi si siede sulla poltroncina, deve rimanere sereno e fidarsi di chi sta per intervenire sui suoi denti. Tutti i materiali usati, poi, sono rigorosamente biocompatibili e certificati. Gli sprechi limitati il più possibile e le procedure devono avere il più basso impatto ambientale possibile.

Naturalmente, è sottinteso, tutti gli ambienti devono essere salubri e al riparo da infezioni. Per questo deve sempre essere utilizzato il sale da sterilizzazione e l'impianto di areazione costantemente pulito. Ma sono accorgimenti che ogni dentista deve prendere.

Fonte|  Fondazione Vita e Salute

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