Pepper, il robot che aiuta i pazienti anziani: iniziata la sperimentazione alla Casa Sollievo della Sofferenza

Un robot che gira tra le corsie dell’ospedale per aiutare i ricoverati a contrastare il declino cognitivo e a stare meglio anche dal punto di vista psicologico. Un aiuto moderno per le generazioni più vecchie che potrà anche alleviare la solitudine, permettendo loro di ricevere visite a distanza dalla famiglia.
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Giulia Dallagiovanna 24 Ottobre 2020
* ultima modifica il 24/09/2021

La tecnologia più moderna al servizio delle vecchie generazioni. Se per caso un parente o una persona che conosci è ricoverato in una struttura sanitaria, saprai che vengono messe in campo tutte le attività e le strategie possibili per cercare di rallentare il declino cognitivo e migliorare la vita dell'anziano. All'IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo da ieri è stato impiegato anche un robot. Si chiama Pepper e servirà come aiuto a medici e pazienti per la riabilitazione, la comunicazione e la valutazione sanitaria.

Ha le dimensioni di un bambino e ricorda un po' un extraterrestre. Viaggia sempre munito di tablet, con il quale potrà somministrare dei test di valutazione del declino cognitivo, i cui risultati verranno poi consegnati a uno psicologo, e creare delle sessioni educative interattive per gli anziani. Ma tra gli aspetti forse più importanti, c'è la componente umana: attraverso la piattaforma "Virtual Round", Pepper potrà funzionare come collegamento tra l'ospite e la famiglia, anche in quei momenti in cui le visite non sono possibili. Allo stesso modo, quando il paziente tornerà a casa, il medico avrà l'opportunità di seguirlo da remoto, evitando quindi di dover ricorrere a un nuovo ricovero.

Pepper potrà anche fungere da collegamento tra il paziente e la famiglia, attraverso la piattaforma "Virtual Round"

"È un progetto tecnologicamente semplice, ma dalla grande portata a livello umano – ha infatti confermato Antonio Greco, Direttore della Unità di Geriatria. – Permettendo alle famiglie di seguire a distanza le attività in reparto, i medici potranno ad esempio condividere più facilmente scelte sulle terapie dei pazienti in terapia intensiva. Soprattutto per persone molto anziane, avere la famiglia vicino grazie a una tele-presenza assistita da un robot è un grande aiuto, con un enorme ritorno dal punto di  vista psicologico e del benessere del paziente nel senso più ampio".

La sperimentazione è cominciata ora, ma è da un po' di tempo che Pepper gira tra le corsie della Casa Sollievo. Precisamente dal 2019, quando è diventato parte di un progetto più ampio che punta a trasformare in senso digitale alcuni aspetti dell'assistenza sanitaria per facilitare il lavoro del personale medico.

"Negli ultimi anni abbiamo maturato un’esperienza considerevole nel campo della robotica assistiva -, ha spiegato Francesco Giuliani, Direttore della Unità Sistemi informativi, Innovazione e Ricerca. "Lavoriamo in sinergia con le aziende produttrici, coinvolgendo gli anziani nella co-creazione e nella sperimentazione dei prototipi. Abbiamo già i primi risultati positivi sulla capacità di queste tecnologie di fungere da stimolo cognitivo positivo". A guardare le prime immagini che arrivano dall'ospedale, sembra proprio che Pepper abbia capito subito come rompere il ghiaccio con i pazienti.

Fonte| Comunicato stampa IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza 

Credits photos: Ufficio stampa IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza 

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