Probabilmente facendo ricerche su internet circa le ultime strategie terapeutiche per affrontare la pandemia da Covid-19, ti sarai imbattuto in un farmaco chiamato ivermectina che non è autorizzato né per il trattamento di questa patologia, né per la sua prevenzione. Per farti capire meglio, andiamo a conoscere più da vicino questo farmaco.
L’ivermectina è un antiparassitario. Da un punto di vista chimico è un lattone macrociclico a 16 termini ottenuto per fermentazione di Streptomyces avermitilis con una complessa struttura chimica. Questi lattoni macrociclici sono divisi in 3 classi:
Queste differiscono tra loro per struttura chimica e per l’organismo da cui sono prodotte.
L’ivermectina è utilizzata per il trattamento delle infezioni da nematodi. Questo farmaco possiede proprietà acaricide ed insetticide, con un ampio utilizzo in clinica veterinaria.
L'ivermectina esercita un’azione indiretta sul recettore del GABA che modula il flusso di cloro nelle cellule. Agendo su questa via di trasmissione, il farmaco induce un'iperpolarizzazione cellulare che risulta in paralisi muscolare del parassita.
L’ivermectina è il farmaco di prima scelta nel trattamento della strongiloidiasi (infezione, tipica delle aree caldo umide come regioni subtropicali e tropicali, e Stati Uniti meridionali, causata dal nematode Strongyloides stercoralis, che penetra nel corpo quando la pelle nuda entra in contatto con il terreno contaminato dal verme) e dell’oncocerchiasi (o "cecità dei fiumi”, è un'inefezione tipica dei paesi dell'Africa subsahariana, America meridionale e dello Yemen, causata dal nematode Onchocerca volvulus che causa cecità, infiammazione interna all'occhio con conseguenti danni alla retina e degenerazione del tessuto nervoso). L’ivermectina è in grado di agire su diverse microfilarie come:
L'ivermectina è disponibile in preparazioni farmaceutiche per uso orale, sottocutanea ed intramuscolare acquistabili previa presentazione di ricetta medica veterinaria. È utilizzata per il suo ampio spettro antielmintico (agisce su nematodi adulti ed allo stadio larvalea localizzazione gastrointestinale e polmonare) in:
I maggiori effetti indesiderati dell'ivermectina riscontrati sono:
In clinica umana gli effetti indesiderati riscontrati sono:
Non deve essere utilizzato in gravidanza ed allattamento. Inoltre, non si sa se il farmaco possa essere sicuro sotto i 5 anni di età. Se ne sconsiglia fortemente l'utilizzo concomitante con farmaci che aumentano l'azione del GABA come barbiturici, benzodiazepine ed acido valproico.
Fonti| Foye’s – Principi di chimica farmaceutica; Carli – Ormas – Re – Soldani -Farmacologia Veterinaria; Katzung – Farmacologia generale e clinica