Perché le arachidi sono un ottimo spuntino per chi soffre di diabete di tipo 2?

Una manciata di arachidi al giorno può essere un’ottima strategia per controllare l’indice glicemico e assumere la giusta quantità di magnesio, due raccomandazioni particolarmente importanti per chi soffre di diabete di tipo 2. Ovviamente, bisogna ricordarsi che le noccioline sono caloriche e possono scatenare allergie.
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Valentina Rorato 5 Aprile 2023
* ultima modifica il 05/04/2023

Le persone che soffrono di diabete di tipo 2 hanno bisogno di alimenti che possano aiutare a gestire la glicemia e il peso e le arachidi e il loro famosissimo burro possono essere dei fantastici alleati. Come mai? Le arachidi hanno un indice glicemico e un carico glicemico bassi, due fattori fondamentali affinché i livelli di glucosio nel sangue non aumentino troppo rapidamente.

Indice glicemico

Quando hai voglia di uno spuntino, biscotti, patatine, e noccioline sono l'alternativa più semplice e disponibile che hai in casa. Nel caso dei diabetici, può essere un po' più complicato sgranocchiare senza pensieri. Devono, infatti, sempre verificare che il cibo a disposizione non aumenti troppo rapidamente i livelli di glucosio nel sangue. Le arachidi sono la soluzione perfetta: diversi studi hanno confermato che le famose noccioline americane contengono elevate quantità di grassi sani, fibre, antiossidanti, proteine ​​e minerali. Inoltre, svolgono un ruolo nel controllo del diabete, perché sono utili per ridurre il rischio di problemi cardiaci e ipertensione e abbassano i livelli di colesterolo elevati.

L'indice glicemico delle noccioline è 14 e il carico glicemico è 1. Questi valori le rende uno degli alimenti con indice glicemico con il punteggio più basso benefico per le persone con diabete di tipo 2. Si consiglia, inoltre, a chi soffre di questa malattia di mangiare fibre, poiché aiutano a ridurre i livelli di colesterolo, danno una sensazione di sazietà per un tempo più lungo e riducono anche l'assorbimento del glucosio.

L'American Diabetes Association ha raccomandato alle donne di consumarne circa 25 grammi  al dì e agli uomini 38 grammi su base giornaliera. L'ADA ha anche condotto un sondaggio ed è stato dimostrato che quando le fibre sono state incluse in quantità elevate nella dieta per diabetici, il rischio di diabete di tipo 2 si è notevolmente ridotto dal 20 al 30%.

Magnesio

Un altro elemento importante che caratterizza le arachidi è il magnesio. Una porzione (circa 28 grammi di noccioline) è composta dal 12% della quantità giornaliera raccomandata di magnesio. E perché è importante questa informazione? il magnesio è un ottimo minerale che aiuta a mantenere bassi i livelli di zucchero nel sangue.

Riducono l’ipertensione

Le arachidi possono abbassare la pressione sanguigna? Gli studi hanno dimostrato che il consumo di noccioline è associato a un minor rischio di disturbi cardiovascolari, una complicanza comune accompagnata dal diabete. Pertanto, includere noci in qualsiasi dieta aiuta i pazienti con ipertensione ad ottenere ottimi benefici.

Rischi

Consumare le arachidi è un’ottima idea, soprattutto in caso di diabete di tipo 2, ma è anche importante conoscere gli eventuali rischi.

  • Reazioni di ipersensibilità: forse il rischio maggiore delle arachidi è che possono provocare una grave reazione allergica in alcune persone.
  • Acidi grassi Omega 6: le arachidi sono composte da più acidi grassi omega-6 rispetto ad altre noci. E quantità eccessive di omega-6 potrebbero essere associate a un aumento dell'infiammazione, che può aumentare i segni del diabete e il rischio di obesità. Pertanto, è una buona idea mantenere un buon equilibrio tra i grassi omega-3 e omega-6 nella dieta.
  • Calorie: sebbene le arachidi abbiano vari benefici per le persone con diabete di tipo 2, contengono anche un'elevata quantità di calorie. Pertanto, devono essere consumati con moderazione.
  • Zucchero e sale: i prodotti a base di arachidi contengono sale e zucchero aggiunti, che si consiglia di assumere nei limiti se una persona ha il diabete.

Fonte | Peanut Institute

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.