Una delle ultime tendenze degli ultimi anni è il letto a incastro senza parti metalliche. E sembra che non sia solo per una ragione estetica, ma anche per una questione di benessere e di salute fisica. Le parti metalliche presenti normalmente nei letti, come in qualsiasi altro elemento di arredo, disturberebbero il sonno e, nel peggiore dei casi, sembra che possano dare origine, a lungo termine, a vari tipi di malessere.

In verità il problema non è rappresentato dal metallo, quanto dalla co-presenza di più parti metalliche che formano una sorta di circuito, o meglio, un campo elettromagnetico. In pratica, una singola vite tra due pezzi di legno non reca alcun danno, ma non sembra si possa dire lo stesso di più viti prossime l'una all'altra, a cui magari si aggiunge anche un materasso a molle, ovviamente in metallo.

Cos’è un campo elettromagnetico?

Un campo elettromagnetico è costituto da un campo elettrico e un campo magnetico combinati insieme. Niente di sconvolgente, perché si tratta di una delle più comuni e fondamentali interazioni che si possono avere in fisica. Come spiegato sul sito dell’AIRC, i campi elettromagnetici si trovano ovunque nell’ambiente e possono essere generati sia da sorgenti naturali come l’elettricità nell’atmosfera, sia da sorgenti artificiali come gli elettrodomestici Sempre sul sito dell’AIRC, si legge che i campi elettromagnetici interagiscono con i tessuti biologici e che il principale effetto che hanno sul corpo umano è il riscaldamento (proprio come avviene nel microonde quando si riscalda un pranzo in pausa al lavoro).

E' ancora allo studio l'esistenza o meno di una correlazione tra l'insorgenza di particolari malattie, tra cui il cancro, e l’esposizione a campi elettromagnetici, soprattutto per valutare effetti a lungo termine. Tuttavia, essendo allertati su queste tematiche diversi enti internazionali tra cui anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, un po’ più di attenzione al nostro stile di vita dovremmo mettercela tutti, e magari, perché no, scegliere un letto senza parti metalliche potrebbe comunque regalarci un sonno più profondo e salutare.

Ad ogni modo, la prima precauzione da prendere dovrebbe essere quella di allontanare dalla camera da letto qualsiasi dispositivo elettronico, come tablet e smartphone. Solo fatto questo, la scelta di un letto a incastro senza parti metalliche, avrebbe un senso di coerenza.

Un letto realizzato interamente in legno ha un fascino particolare e molti degli incastri sono anche belli a vedersi. Oltretutto, un letto costruito  in legno al 100 per cento, è anche più semplice da gestire nel momento in cui occorre buttarlo via, non dovendo adoperarsi per la divisione dei materiali da riciclare. Il legno è un prodotto completamente biodegradabile. Se invece fossero presenti parti metalliche, sarebbe buona norma separarle dal resto della struttura prima dello smaltimento.

Legno, colle & vernici

Di norma la maggior parte dei letti a incastro sono realizzati in lamellare di massello che viene realizzato usando dei blocchetti di legno uniti utilizzando del collante. Per eliminare totalmente la presenza di colle e collanti, si dovrebbe quindi scegliere un letto in legno massiccio, vale a dire realizzato con dei pezzi unici. Ma non tutto è oro ciò che luccica: il pregio di un lamellare di massello è che se si dovesse creare una crepa nel legno, questa sarebbe limitata a un pezzo di legno, mentre con il legno massiccio avrebbe possibilità di interessare gran parte del letto.

Oltre alle colle, in un letto che rispetti particolari esigenze, occorre anche prestare attenzione alle vernici utilizzate che dovrebbero essere per lo meno ad acqua per rispettare determinati criteri biologici.

Va infine detto che se dovessi acquistare un letto in legno, meglio ancora se privo di parti metalliche a questo punto, avresti in mano un prodotto destinato a durare per tutta la vita.