Posso prendere il sole dopo aver fatto il vaccino?

Prendere il sole fa bene alla salute, ma bisogna esporsi con moderazione. Il vaccino contro il Covid 19 è fotosensibile? No, non è un farmaco che reagisce con la luce, ma spesso causa effetti collaterali dermatologici. Ciò vuol dire che se hai una reazione cutanea dopo l’iniezione dovresti evitare di abbronzarti per un paio di settimane.
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Valentina Rorato 30 Giugno 2021
* ultima modifica il 14/09/2021

Sono numerose le persone che stanno aspettando di essere vaccinati o di completare le dosi di vaccino, per partire per le vacanze e magari concedersi un po’ di sole. Ma ci si può abbronzare dopo l’iniezione o bisogna mettersi all’ombra? C’è una finestra temporale entro cui devi evitare l’esposizione?

Non esiste una finestra temporale e in realtà non c’è una regola. I vaccini non sono fotosensibili. E questo è un dato di fatto importante. Purtroppo, però, il contagio da Covid 19 può manifestarsi anche con reazioni cutanee, come orticaria, un'eruzione simile a quella del morbillo o della varicella, geloni, livedo reticularis e vasculite. Stessa cosa vale per chi fa il vaccino: molto spesso compaiono rash, dermatite e infiammazione e arrossamento nel sito dell’iniezione.

In occasione della  la campagna di prevenzione dei tumori della pelle "SorrIDI al sole" promossa dall'Istituto dermopatico dell'Immacolata di Roma-Ircss in collaborazione con l'Idi-Farmaceutici, per sensibilizzare sulla fotoprotezione solare specifica per la prevenzione dei tumori cutanei, Luca Fania, dermatologo dell'Idi e coordinatore dell'ambulatorio "tumori cutanei non melanocitari', ha raccomandato in caso di reazioni cutanea post vaccino: “Per queste tipologie di pazienti sarebbe opportuno indicare un lasso di tempo di alcune settimane prima dell'esposizione solare. Inoltre, queste persone dovranno esporsi gradualmente al sole, utilizzare creme solari ad alta protezione ed eventualmente, associarle alla fotoprotezione sistemica. Per questi motivi è fondamentale il ruolo del dermatologo nell'istruire il paziente ad una corretta esposizione solare".

Quali sono le reazioni cutanee del vaccino

Sono state verificate una vasta gamma di reazioni cutanee in seguito alla vaccinazione contro il coronavirus, incluse alcune che imitano i sintomi di COVID-19, ma nessuna si è rivelata grave.

Una revisione di 414 reazioni cutanee associate ai vaccini Moderna e Pfizer ha dimostrato che le manifestazioni più comuni sono localizzate al sito di iniezione e sono gonfiore (44% dopo la prima dose, 68% dopo la seconda), eritema (49% e 67%) e dolore (35% e 59%). Segue poi l'orticaria con vaccino Moderna. Nella maggior parte dei casi, l'eruzione cutanea si è manifestata più di 24 ore dopo la somministrazione (4,8% dopo la prima dose, 4,9% dopo la seconda). Un ulteriore 2% dei pazienti ha sviluppato orticaria entro le prime 24 ore (tutte dopo la seconda dose).

Eruzione cutanea morbilliforme simile al morbillo si è verificata dopo la prima dose di vaccino Moderna nel 4,1% dei pazienti e dopo la seconda dose nel 6,9%. L‘eritromelalgia è comparsa nel 5,9% delle seconde dosi e le reazioni ai filler cosmetici si sono verificate dopo il 4,9% delle seconde dosi.

Meno comunemente, i pazienti hanno avuto episodi di zoster (fuoco di Sant'Antonio), riacutizzazioni dell'herpes simplex e reazioni simili alla rosacea. Alcuni pazienti hanno sviluppato geloni, meglio conosciuti come "dita dei piedi COVID". La maggior parte delle reazioni è stata lieve e si è risolta da sola. Non sono state segnalate reazioni gravi.

Per tutti questi motivi, si consiglia – in caso di reazione dermatologica – di evitare il sole per circa 15 giorni dopo il vaccino.

Fonti| Registro di dermatologia COVID-19, realizzato dell'American Academy of Dermatology (AAD) e dell'International League of Dermatologic Societies; Ferdefarma

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