Potenziale rischio gastroenterite: in quali città del nord Italia non si può bere l’acqua a causa del Norovirus

Nella zona del Tonale, tra le province di Brescia e Trento è dal 10 aprile che è vietato l’utilizzo di acqua del rubinetto per scopi alimentai. Le analisi delle autorità locali hanno segnalato la presenza di tracce di Norovirus, l’agente virale responsabile delle forme di gastroenteriti riscontrate tra residenti e turisti negli ultimi giorni.
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Kevin Ben Alì Zinati 19 Aprile 2024
* ultima modifica il 19/04/2024

Rubinetti chiusi. Nella zona del Tonale, tra le province di Brescia e Trento dal 10 aprile non si può utilizzare l’acqua né per bere né per cucinare.

La colpa è del Norovirus, un agente virale estremamente contagioso rintracciate nelle acque del Passo del Tonale e probabilmente responsabile di diversi casi di forme di gastroenterite acuta nei residenti e nei turisti.

La decisione è arrivata da Ivan Faustinelli, sindaco di Ponte di Legno (comune in provincia di Brescia), dopo un consulto con le autorità sanitarie locali che hanno effettuato i campionamenti delle acque prelevate dalla rete idrica del Tonale.

All’inizio si pensava che ad aver causato le sindromi gastrointestinali fosse stato virus a trasmissione aerea dal momento che casi simili erano stati segnalati anche in persone nella parte trentina del Passo e a Ponte di Legno, zone servite da reti acquedottistiche differenti.

L’idea che non fosse l’acqua ad essere stata contaminata era supportata anche dal fatto che tante persone colpite dalla stessa sintomatologia pernottavano in alberghi che si servono esclusivamente di acqua in bottiglia e poi perché se davvero il virus fosse stato nelle acque, a patirne i sintomi della contaminazione sarebbe stata la quasi totalità della popolazione e non solo una parte, come avvenuto in questo caso.

“Pur ritenendo improbabile che la causa potesse derivare dall’acqua sono state comunque disposte in via precauzionale le analisi di alcuni campioni prelevati dall'acquedotto (sono stati indagati i fattori microbiologici più comuni, oltre che la Salmonella e il Norovirus)” si legge nel comunicato emesso dal Comune e firmato dal Sindaco Faustinelli, dove viene poi spiegato come le analisi abbiano fatto emergere una realtà apparentemente diversa.

Sì, perché che nei campioni prelevati dalle acque del Tonale sono state ritrovate tracce di Norovirus a causa delle il sindaco si è visto costretto ad emettere un’ordinanza per il divieto di utilizzo delle acque per scopi alimentari.

“Ciò non significa necessariamente che i casi di gastroenterite rilevati al Passo del Tonale siano dovuti all'utilizzo dell'acqua, in quanto è assodato che la maggior parte delle persone che hanno manifestato i sintomi non hanno mai avuto alcun contatto con al rete dell'acquedotto nella quale il Norovirus è stato rilevato – continua il comunicato del comune – Si precisa comunque che il Norovirus si può presentare all’interno dell'acqua in casi eccezionali e si può debellare con una sanificazione della rete”.

In ogni caso, quando si parla di norovirus ci si riferisce a un virus a singolo filamento di Rna appartenente alla famiglia dei Caliciviridae e riconosciuto tra i più diffusi responsabili di gastroenteriti acute di origine non batterica.

Le infezioni causate da questo virus trovano terreno fertile soprattutto in contesti comunitari come ospedali, RSA o scuole e, come ti accennavo prima, vivono grazie a una trasmissione da persona a persona, per via orofecale o aerosol.

Essendo altamente diffusa anche la trasmissione attraverso acqua o cibo infetti questo virus rappresenta anche un problema grave e annoso nel campo della sicurezza alimentare.

tumore al seno

La maggior parte dei casi di infezione confermati, infatti, la trasmissione è avvenuta con il consumo di acqua o alimenti contaminati.

Il periodo di incubazione del norovirus oscilla tra le 12 e le 48 ore, l’infezione vera e propria dura 12-60 ore e si manifesta con sintomi tipici di una gastroenteriti, quindi nausea, vomito, diarrea e crampi a livello addominale.

Devi sapere che la malattia conseguente all’infezione da norovirus di solito non porta a conseguenze serie: chi la contrae guarisce nel giro di 1-2 giorni con la semplice assunzione di liquidi per compensare la disidratazione conseguente a vomito e diarrea.

Fonte | Comune di Ponte di Legno

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