Gastroenterite: dieta e riposo sono essenziali per guarire

Se hai un attacco di vomito o diarrea accompagnato da dolori addominali e inappetenza, potresti avere la gastroenterite, un’infiammazione della mucosa dello stomaco e dell’intestino causata da particolari virus, batteri e parassiti. Ma la gastroenterite può essere causata anche da stress o abuso di farmaci. Non ti preoccupare, perché generalmente questo disturbo si risolve da solo nel giro di qualche giorno.
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Angelica Giambelluca 10 Marzo 2020
* ultima modifica il 16/09/2020

La gastroenterite è un'infiammazione della mucosa dello stomaco e dell’intestino. l'avrai sentita chiamare anche  “influenza intestinale” ma è un errore perché in realtà non è causata da un virus influenzale. Si può manifestare con diarrea, dolori addominali, febbre e vomito e colpisce soprattutto bambini sotto i cinque anni e anziani over 70.

Cos'è?

La gastroenterite acuta è provocata principalmente dal Norovirus, dura alcuni giorni e colpisce soprattutto i bambini. Quella batterica può essere causata dai batteri della Salmonella e Campylobcater, tra i più diffusi. La gastroenterite tende a risolversi spontaneamente, in ogni caso stare a risposo, bere e assumere probiotici possono aiutarti nel recupero.

I sintomi

I sintomi della gastroenterite dipendono da virus o batterio che l’ha causata, ma in generale si possono riassumere in:

  • Diarrea
  • Vomito
  • Febbre
  • Dolori e crampi addominali
  • Inappetenza
  • Malessere generale

 Le cause

Le cause principali della gastroenterite sono virus, batteri o parassiti, per questo si è soliti classificarla in gastroenterite virale, batteria o parassitaria. In alcuni casi a provocare la gastroenterite può essere anche lo stress, alcune intolleranze alimentari, il cambiamento drastico della dieta (ad esempio quando si viaggia) o l’abuso di farmaci, come gli antibiotici, che notoriamente causano un’alterazione della flora batterica intestinale e possono facilitare questo tipo di infiammazione.

  • Gastroenterite virale: è la causa più frequente di gastroenterite acuta nei bambini. Il principale virus responsabile di questo disturbo è il Norovirus, colpisce nei mesi invernali ed è molto contagioso. Un altro tipo di virus, il Rotavirus, è responsabile della gastroenterite ma con meno frequenza, ha sintomi più forti, è altamente contagioso, ma ad oggi è possibile vaccinare i bambini.
  • Gastroenterite batterica: i batteri maggiormente implicati in questo tipo di gastroenterite sono la Salmonella e il Campylobacter, che entrano nel nostro organismo attraverso determinati alimenti, come il pollo poco cotto, il latte non pastorizzato o le uova crude. A causare la gastroenterite batterica possono essere anche batteri meno comuni come la Shigella e l'Escherichia Coli. In persone che si sono sottoposte a terapie antibiotiche di una certa entità può insorgere anche una gastroenterite piuttosto grave causata da un batterio, il Clostridium Difficile, che si caratterizza da una sintomatologia più aggressiva e dall’elevata contagiosità e pericolosità.
  • Gastroenterite parassitaria: questo tipo di gastroenterite è meno frequente rispetto alle due precedenti. Causata da batteri come la Giardia e il Cryptosporidium che possono diffondersi facilmente tramite l'acqua contaminata.

La diagnosi

La diagnosi della gastroenterite si basa prima di tutto sulla valutazione del medico. La causa della gastroenterite spesso non è così facile da individuare: può essere dovuta all’ingestione di alimenti o bevande contaminate, oppure può essere frutto di un contagio da parte di famigliari, colleghi o amici. Anche alcuni viaggi in determinati paesi stranieri o l’uso di antibiotici possono fornire qualche indizio in più per capire cosa stia causando il disturbo.

In caso di sintomi gravi che persistono oltre le 48 ore, il medico potrebbe suggerirti l’esame delle feci per valutare la presenza di virus, batteri e parassiti. Se la gastroenterite persiste diversi giorni, può essere utile sottoporsi alla sigmoidoscopia (un esame finalizzato all'esplorazione della parte inferiore del tratto digerente) per verificare che il paziente non abbia altre patologie di questo apparato, come la colite ulcerosa. Nei casi più gravi potrebbe essere utili indagare se all’origine della gastroenterite non vi siano squilibri elettrolitici o insufficienza renale.

La cura

La gastroenterite tende a risolversi spontaneamente nel giro di qualche giorno e la cura dipende dalla causa. Rimanere e riposo e idratarsi regolarmente aiutano nel recupero. Bere piccoli sorsi, frequenti, aiuta soprattutto in caso di vomito, perché è più facile trattenere l’acqua e si limita il rischio di disidratazione.

Oltre a questo, puoi assumere farmaci antiemeteici per contrastare vomito e nausea e antidiarroici in caso di diarrea. Ma devono essere assunti sempre dietro consiglio medico, perché gli antidiarroici, in caso di gastroenterite causata da batteri come l'Escherichia Coli e Clostridium Difficile possono peggiorare la situazione.

Per i bambini che hanno un rischio elevato di disidratazione è utile far assumere sostanze liquide arricchite di sali minerali e zuccheri. Evitare invece bevande zuccherate che si trovano in commercio, bevande energetiche o a base di caffeina.

Se la gastroenterite è di origine batterica in alcuni casi si possono indicare degli antibiotici. Visto che questi farmaci possono però anche stimolare la diarrea, si cerca di limitarne la prescrizione. Se sono assolutamente necessari, si possono impiegare per gastroenteriti da Campylobacter, Shigella e per i pazienti affetti da diarrea del viaggiatore. Le infezioni parassitarie, invece, sono curate con farmaci specifici antiparassitari, come metronidazolo e nitazoxanide.

Da ultimo, i probiotici, batteri “buoni” che compongono la tua flora batterica intestinale, possono essere validi alleati per combattere e prevenire queste infezioni. L’uso di probiotici, come il lactobacillus (presente ad esempio negli alimenti a base di latticini come lo yogurt), può ridurre leggermente la durata della diarrea. In ogni caso i probiotici non possono prevenire le conseguenze più gravi della gastroenterite.

La dieta

La dieta nella gastroenterite gioca un ruolo chiave fin dalla comparsa dei primi sintomi. Alcuni alimenti infatti vanno subito eliminati, altri invece ci possono aiutare nel recupero. Nelle prime 24 ore è bene seguire una dieta semi liquida. In seguito, il regime alimentare può arricchirsi, gradualmente, di cibi dalla consistenza più solida.

Vediamo insieme i consigli principali, da seguire sempre secondo le indicazioni del vostro medico:

  • Idratarsi con acqua e soluzioni a base di sali minerali è fondamentale, soprattutto in caso di vomito e diarrea, perché ci aiuta a evitare la disidratazione e a reintrodurrei liquidi persi
  • Si possono assumere carboidrati complessi come patate, pasta e riso, carni bianche e pesce.
  • Le fibre, che in generale fanno bene, possono aumentare gli episodi diarroici, per cui nella gastroenterite è bene evitare alimenti che ne sono particolarmente ricchi, come cereali integrali, frutta e verdura cruda.
  • Mele e carote fanno un’eccezione, perché ricche di pectina, una fibra solubile che aiuta a mantenere la consistenza delle feci.
  • Anche la banana va benissimo, perché ricca di amido resistente che mantiene in salute la mucosa intestinale.
  • Gli alimenti a base di latticini sono da evitare perché possono favorire la diarrea, ma esistono in commercio varietà senza zucchero e ricche di fermenti lattici vivi che possono aiutare a ripristinare e mantenere in salute la flora intestinale

Fonti | MDS; Humanitas

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