Premio Strega 2023, ha vinto Ada d’Adamo con “Come l’aria”: raccontava la malattia e l’amore per la figlia prima della morte

Una storia di amore e di sofferenza, ma anche di dedizione senza paragoni. Ada D’Adamo è mancata ad aprile per un tumore ma fino alla fine dei suoi giorni ha accudito la figlia Daria, nata disabile per una grave malformazione. Nel suo libro lascia la sua storia come testamento alla figlia e narra con cruda verità il dolore affrontato.
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Evelyn Novello 7 Luglio 2023

Vince, postuma, il Premio Strega 2023 Ada D'Adamo con il suo "Come l'aria" (Elliot). La scrittrice è mancata lo scorso 1° aprile, a soli 55 anni, due giorni dopo l’annuncio della sua inclusione nella dozzina semifinalista dello Strega. L'annuncio le era stato dato dal marito, il giorno prima della sua morte.

D'Adamo ha vissuto una vita complessa, terminata a causa di un tumore. Quando ha saputo della sua malattia ha iniziato a scrivere libro, una sorta di diario dedicato alla figlia Daria, nata con una grave malformazione cerebrale. La scrittrice aveva dedicato tutta sé stessa alla figlia e il suo libro ha proprio loro come protagoniste: Daria e Ada, la storia di una madre che accudisce la figlia. Solo chi ha un figlio disabile può capire davvero le sofferenze narrate da D'Adamo: i dolori e le frustrazioni di chi non ha potuto abortire semplicemente perché non sapeva, i controlli prenatali imprecisi, le attese durante i ricoveri in Terapia intensiva neonatale e, successivamente, la  lotta quotidiana contro la burocrazia.

"Quando hai un figlio disabile cammini al posto suo, vedi al posto suo, prendi l’ascensore perché lui non può fare le scale, guidi la macchina perché lui non può salire sull’autobus. Diventi le sue mani e i suoi occhi, le sue gambe e la sua bocca. Ti sostituisci al suo cervello. E a poco a poco, per gli altri, finisci con l’essere un po’ disabile pure tu: un disabile per procura. Sono certa che questa sia la ragione per cui molte persone mi chiamano col tuo nome". Raccontava la scrittrice.

Nonostante le difficoltà a cui la vita l'ha messa davanti, D'Adamo ha dedicato amore e dedizione a Daria anche dopo la diagnosi del cancro che l’ha colpita. Durante il ciclo di chemioterapia e fino alla fine dei suoi giorni. Per tramandare alla figlia i suoi sentimenti e denunciare pubblicamente i disagi e le peripezie dei genitori con figli disabili, D'Adamo ha iniziato la stesura di "Come l'aria".