Proteggi le falene: sono innocui insetti impollinatori che ci aiutano a preservare la biodiversità

Le falene, appartenenti all’ordine dei lepidotteri, sono spesso poco considerati quando si parla di biodiversità e impollinazione, ma svolgono in realtà un compito fondamentale. Un nuovo studio ha confermato come siano in grado di trasportare il polline di moltissime specie vegetali al pari delle api.
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Martina Alfieri 29 Giugno 2023

Quando scende il buio, accade di incontrarle sotto ai lampioni oppure vicino alle finestre illuminate delle abitazioni. Le falene – anche chiamate farfalle notturne – sono insetti del tutto innocui, ma spesso ritenuti sgradevoli e fastidiosi. Da sempre, infatti, intorno alle falene aleggiano miti e credenze popolari che le dipingono come portatrici di sventure.

In realtà, è importante sapere che hanno un ruolo ecologico davvero prezioso, quasi paragonabile a quello delle api: sono infatti determinanti per l’impollinazione di tante specie vegetali. Aiutano la crescita di diversi fiori e frutti, come fragole e agrumi.

Esistono moltissimi tipi differenti di falene. Si stima che abitino il nostro Pianeta oltre 170 mila specie. Nonostante appartengano, come le farfalle, all’ordine dei lepidotteri, si distinguono dalle più apprezzate cugine per la loro colorazione. Mentre le ali delle farfalle sono generalmente di colori brillanti, quelle delle falene appaiono più spente e variano tra i toni del grigio e del marrone.

Anche se esistono falene di grandi dimensioni, quelle che si avvicinano alle nostre case perché attratte dalla luce – in particolare durante l’estate – sono solitamente piccole (1-3 cm circa): quando si posano, un occhio distratto potrebbe scambiarle per delle foglie secche.

Un nuovo studio dell'Università di Sheffield, nel Regno Unito, pubblicato sulla rivista "Ecology Letters", ha messo a confronto le reti d’impollinazione di due insetti molto diversi: le api – gli impollinatori più conosciuti e tutelati – e le falene.

Abbiamo dimostrato che le falene sono una componente importante, ma ancora trascurata, delle reti urbane di trasporto del polline per le piante da fiore selvatiche, le colture orticole e gli alberi”, scrivono gli autori dello studio.

Le falene, come le api, soffrirebbero a causa della perdita di habitat, della cementificazione, e dei cambiamenti climatici.

È vero che, se entrano a contatto con i tessuti o con gli alimenti presenti nella nostra dispensa, potrebbero causarci qualche fastidio: basta però fare attenzione a riporre correttamente l’abbigliamento degli armadi (esistono prodotti naturali per tenere lontani gli insetti) e a non lasciare confezioni di cibo aperte troppo a lungo.

Se ci imbattiamo in una falena ricordiamo dunque di non farle del male: siamo di fronte a un insetto che aiuta a garantire la biodiversità dell’ecosistema.