Il protidogramma è una analisi di laboratorio che permette di separare e valutare le proteine presenti nei liquidi biologici quali siero, urine e liquor. Sai che ce ne sono di ben 5 tipi? Eccole:
L’elettroforesi del siero, chiamato appunto anche protidogramma, è in sostanza una tipologia di analisi utile per valutare che il fegato funzioni bene e non ci siano infezioni nell’organismo.
Come ti abbiamo un po’ anticipato il protidogramma è un’analisi del sangue, nello specifico del siero (quindi il plasma ma senza i fattori della coagulazione) e serve per valutarne le condizioni.
Iniziamo dicendo che è, per il paziente, un semplicissimo prelievo di sangue come sicuramente ha già fatto per fatte altre analisi di routine. La cosa essenziale è che sia però a digiuno da dodici ore. Questo è molto importante perché si deve evitare che il cibo in generale non vada ad interferire con i risultati.
Di norma i famarci non sono un problema e quindi non vanno sospesi, è però nostro consiglio chiedere in ogni caso al medico in modo tale da esserne perfettamente certi. Soprattutto in caso si assumano:
L'elettroforesi delle proteine è una tecnica svolta in laboratorio che permette di separare le proteine sulla base della loro massa e della loro carica elettrica e si tratta di un tipo di analisi che può essere effettuata su un campione di siero, su un campione di urina e sul liquido cerebrospinale (chiamato anche liquor).
Per l'elettroforesi delle proteine urinarie è necessario raccogliere una piccola quantità di urine (campione) in un apposito contenitore sterile, non servono per forza quelle della prima minzione mattutina ma devono essere delle ultime 24 ore.
Un po’ più complicata, per via della zona delicata da maneggiare, è l’analisi del liquido cerebrospinale che viene effettuato tramite un ago in zona lombare.
In sostanza non è il prelievo che cambia ma il trattamento subito dopo: il campione, una volta prelevato, viene messo su un apposito foglio di acetato di cellulosa su cui è applicata una carica elettrica grazie alla quale avviene la separazione delle proteine presenti in base alla loro massa molecolare e alla loro carica elettrica.
Ma, nello specifico, cosa vedrai?
Dalla separazione sul foglio viene ottenuto un tracciato con picchi e curve simile a un elettrocardiogramma; il primo è il picco dell’albumina a cui seguono quelli, molto più bassi, delle globuline alfa-1, alfa-2, beta e gamma. In base a quanti e quali picchi ci sono si può capire la maggiore o minore presenza delle proteine di ogni gruppo.
Non è di facile interpretazione il protidogramma, ecco perché naturalmente dovrai affidarti al medico per farlo. In generale possiamo dire che: la diminuzione, o l’aumento, delle proteine presenti nel siero, nelle urine o nel liquor, evidenzia la presenza di malattie che potranno essere diverse in base alla proteina interessata. Chiaramente tenendo in considerazione i valori normali di riferimento. Dividiamo in base al tipo di prelievo:
Albumina 59-69%, valore di riferimento 3,6-4,9 grammi/decilitro (g/dl):
diminuzione: malnutrizione o malassorbimento, malattie renali (specialmente la sindrome nefrosica), epatiche, infiammatorie, ipertiroidismo, gravidanza
aumento: disidratazione
Globuline Alfa-1, 2,0-3,5 %, valore di riferimento 0,2-0,4 grammi/decilitro ( g/dl):
diminuzione: malattie epatiche gravi
aumento: processo infiammatorio o infezione in corso, infarto cardiaco, assunzione pillola contraccettiva, gravidanza
Globuline Alfa-2, 6-11%, valore di riferimento 0,4-0,8 grammi/decilitro (g/dl):
diminuzione: malnutrizione, malattie epatiche gravi, emolisi
aumento: malattie renali, processo infiammatorio o infezione in corso, infarto cardiaco, diabete, sindrome di Down, alcuni tumori maligni
Globuline Beta, 6-12 %, valore di riferimento 0,6-1 grammo/decilitro (g/dl):
diminuzione: malnutrizione, cirrosi
aumento: colesterolo alto nel sangue (ipercolesterolemia), anemia da carenza di ferro, alcuni casi di mieloma multiplo, gravidanza
Globuline Gamma, 9-20%, valore di riferimento 0,9-1,4 grammo/decilitro (g/dl):
diminuzione: varie malattie genetiche del sistema immunitario, immunodeficienza secondaria
aumento: policlonale, alcune malattie del sistema immunitario (gammopatie), malattie infiammatorie croniche, artrite reumatoide, lupus, malattie croniche del fegato (epatite, cirrosi), infezioni acute e croniche, monoclonale, alcuni tumori, mieloma multiplo, linfoma, macroglobulinemia di Waldenstrom
Di solito la presenza è minima, qualora non lo fosse un significativo aumento, però, può essere indice di un malfunzionamento livello di passaggio delle proteine nelle urine.
Anche in questo caso, in condizioni normali la concentrazione delle proteine totali nel liquor è molto bassa. La presenza di proteine di tipo oligo-clonale è indicativa di sclerosi multipla, mentre la presenza di proteine non prodotte in sede è indice di uno stato di infiammazione o infezione o di qualcosa che non funziona a dovere nel sistema nervoso.
Di norma questo tipo di esame viene prescritto o consigliato quando precedentemente sono stati già effettuati alcuni esami che hanno evidenziato: i valori anomali dell’albumina, delle immunoglobuline del sangue o delle proteine totali , ancora, in caso di sintomi di patologie associate alla produzione anomala di proteine (vedi, macroglobulinemia di Waldenstrom, amiloidosi, mieloma multiplo, leucemia linfocitica cronica e linfoma).
Fonti| Sant’Agostino, ISS , Sant'Agostino