La protonterapia rientra tra le radioterapie, ossia quei trattamenti che utilizzano energia ad alto potenziale per curare i tumori.
La protonterapia, o terapia protonica, è una nuova tipologia di radioterapia avanzata che utilizza fasci di protoni che si concentrano su un tessuto malato, con il vantaggio di essere più mirata e localizzata rispetto ad altri tipi di radioterapia esterna. Questo nuovo tipo di radioterapia utilizza l’energia proveniente da particelle caricate positivamente, quindi i protoni, da cui ne deriva il nome; si tratta di un trattamento relativamente recente ma che si è già rivelato promettente nella terapia di diverse tipologie di cancro. Evidenze scientifiche hanno dimostrato che la terapia protonica può causare meno effetti collaterali rispetto alle radiazioni tradizionali, ma esistono ancora pochi studi sull’efficacia maggiore di questa terapia rispetto alle altre. Inoltre esistono ancora pochi centri che utilizzano questa tipologia di trattamento.
La protonterapia, come abbiamo già detto, è utilizzata per il trattamento dei tumori: può essere scelta come unico trattamento o abbinata ad altri trattamenti, come ad esempio chirurgici o chemioterapici, e può essere utilizzata anche successivamente all’utilizzo di radioterapia, se il tumore si ripresenta.
Rispetto alle radiazioni tradizionali, i protoni hanno delle proprietà uniche che permettono di indirizzare meglio il raggio in base alla forma e alla dimensione del tumore, eliminando le cellule tumorali e salvaguardando una maggiore parte di tessuto sano circostante. È utilizzata per trattare il cancro ma anche tumori benigni, sia negli adulti che nei bambini.
Rispetto ad altre tipologie di radioterapia esterna, la protonterapia utilizza un fascio circoscritto di protoni che si può meglio indirizzare sulla parte che si desidera, per questo motivo è preferita nelle tipologie di tumori più ostiche o difficili da raggiungere, o localizzate in siti più delicati. Il fascio di protoni distrugge le cellule tumorali, danneggiando il DNA del tumore ed impedendogli di crescere.
I vantaggi della protonterapia risiedono per l’appunto nella situazione già descritta di circoscrizione del raggio di protoni. In questo modo i professionisti possono meglio controllare la sede di rilascio della massima concentrazione di energia, ritenendo che questo possa colpire meno tessuti sani che si trovano vicino alla sede tumorale, causando meno danni ed effetti collaterali rispetto alla radioterapia tradizionale.
Grazie alla massima precisione di intervento si possono riscontrare altri vantaggi come:
Tuttavia gli effetti collaterali non sono del tutto eliminati, in quanto, anche se circoscritta, una parte di tessuti sani verrà comunque colpita, subendo danneggiamenti. Gli effetti collaterali dipenderanno dalla dose di terapia che si riceverà e dalla sede trattata.
Questa tipologia di terapia potrebbe essere preferita in caso di tumori che si sviluppano in zone più critiche e che avrebbero necessità di un trattamento più localizzato, tra cui cancri e tumori: