Puntura di vespa (o di ape): cosa fare e come prevenirla 

Sono insetti diversi, anche se le reazioni che provoca una loro puntura sono simili. Riconoscerli è però importante per capire cosa fare, soprattutto per quanto riguarda il pungiglione che, nel caso dell’ape, dev’essere estratto dalla zona colpita. Inoltre, se sei allergico, ci saranno alcuni accorgimenti importanti che dovrai adottare.
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Giulia Dallagiovanna 12 Giugno 2019
* ultima modifica il 01/09/2023

Il caldo, le giornate che si allungano, il sole che ti fa abbronzare e gli alberi che si riempiono di fiori e di frutti. E anche di insetti. La primavera e l'estate, hanno sicuramente tantissime ragioni per essere il periodo dell'anno più amato, ma c'è anche qualche piccolo incidente che può capitare soprattutto in queste stagioni, come la puntura di una vespa o di un'ape.

Simili, ma non uguali, questi due imenotteri possono entrambi scagliare il loro pungiglione contro di te, se dai loro fastidio. Ma vi sono alcune differenze che devi considerare. Prima di tutto, le vespe sono quegli insetti a strisce gialle e nere e con il corpo suddiviso in due sezioni, legate fra loro da un sottile peduncolo (il cosiddetto "vitino da vespa"). Mentre le api sono di dimensioni più ridotte, hanno il corpicino leggermente peloso e che assume tonalità di colore più dorate.

Ma la vera differenza per te riguarda la loro arma di difesa, o di attacco: le prime hanno un pungiglione sottile e dritto, che non rimane conficcato nella parte colpita e permette loro di pungere diverse volte anche in poco tempo, mentre le seconde ne presentano uno leggermente uncinato che tende a staccarsi. Le api infatti attaccano solo se non possono davvero fare a meno, sapendo di andare in contro a una morte quasi certa. In ogni caso, le precauzioni da adottare e quello che deve essere fatto in seguito è molto simile in entrambi i casi e possono quindi essere trattati in un unico articolo.

Cosa provoca

Una puntura di vespa ti provocherà sicuramente dolore e gonfiore localizzato alla zona colpita. Potrebbe formarsi un pomfo, che nel giro di 24 ore potrebbe raggiungere anche i 5 centimetri, se sei un soggetto particolarmente sensibile. Il problema è che il pungiglione rilascia veleno che contiene diverse sostanze tossiche, come: fosfolipasi A1 e ialuronidasi che, di norma, si limitano a provocare un'irritazione.

Se invece sei allergico, potrebbero causare una reazione, fino ad arrivare addirittura allo shock anafilattico. Complicanze più serie possono insorgere anche se l'insetto ti accatta per diverse volte in poco tempo. Una persona adulta può sopportare circa 10 punture per ogni chilo di peso corporeo, ma se avvengono nel giro di qualche minuto rappresentano comunque un carico di piccoli traumi complicato da gestire per il tuo organismo.

Anche una puntura di ape provoca una reazione cutanea che si caratterizza per arrossamento e gonfiore. Se però il pungiglione rimane incastrato sotto cute, potrebbe continuare a rilasciare veleno e a provocare un'infezione. Il lato positivo, però, è che non rischierai di riceverne più di una e quindi, a meno che tu non sia allergico, non dovrebbero scatenarsi reazioni avverse particolarmente serie.

I sintomi

Nonostante la composizione del veleno sia leggermente diversa, una puntura di vespa o di ape provoca quasi gli stessi sintomi. Innanzitutto, la reazione che avrai dipende molto da quante punture hai ricevuto e da quanto risulti sensibile alle sostanze tossiche che ti sono state inoculate. Sicuramente avvertirai dolore e noterai un leggero gonfiore e un arrossamento nella parte colpita. Di solito però tutte queste manifestazioni, con l'aggiunta di un po' di prurito, sono limitate a quella zona e se ne vanno nel giro di 24 o al massimo 48 ore.

Se invece sei particolarmente sensibile al veleno, l'estensione della reazione cutanea potrebbe aumentare e in quel caso noteresti una macchia rossa anche di qualche centimetro di diametro. I sintomi poi potrebbero proseguire anche per qualche giorno.

Ma dovrai davvero preoccuparti se risulti allergico agli elementi contenuti nel veleno. Potresti infatti avvertire un forte e improvviso senso di spossatezza, l'aumento dei battiti cardiaci, nausea e vomito. Oltre al fatto che potresti avere qualche linea di febbre. Il problema però è il gonfiore, che potrebbe estendersi a diverse parti del corpo, come labbra e palpebre e persino la lingua e la parte bassa della gola. In quest'ultimo caso, la situazione potrebbe farsi davvero complicata. Le vie respiratorie risulterebbero infatti ostruite e la respirazione verrebbe compromessa.

Sono i presupposti per uno shock anafilattico, che subentra quando la pressione arteriosa rallenta in modo consistente e tu provi una sensazione di vertigini. Potresti anche arrivare a svenire e a perdere conoscenza. In questi casi, è necessario recarsi subito al pronto soccorso o chiamare un'ambulanza.

Cosa fare in caso di puntura

È importante che tu sappia riconoscere quale insetto ti ha punto, perché dovrai assumere accorgimenti diversi a seconda che si tratti di una puntura di vespa o di ape.

  • Risciacqua la zona colpita con acqua fredda, in modo che sia pulita e che tu possa provare un immediato sollievo dal bruciore e dal prurito
  • Se si è trattato di un'ape, controlla che il pungiglione non sia rimasto nella ferita. Se sì, rimuovilo con l'aiuto di una pinzetta per sopracciglia. Fai però attenzione a non spremere la zona, in modo che non venga rilasciato ulteriore veleno e che l'aghetto non penetri più in profondità.
  • Utilizza dei cubetti di ghiaccio per ridurre il dolore e limitare il gonfiore
  • Puoi anche ricorrere a pomate antistaminiche, stick dopo puntura o antidolorifici per ridurre i sintomi
  • Anche i rimedi naturali possono aiutarti. Aloe vera e calendula ad esempio possono favorire una più rapida guarigione

Se invece sei allergico, la prima cosa da fare è un'iniezione di epinefrina. La prescrive il tuo medico e dovresti averne sempre una dose con te, se sai di correre il rischio di incappare in shock anafilattico o altre complicanze serie. Dovresti inoltre assumere una posizione supina e con le gambe sollevate. È poi una buona idee indossare un segno identificativo, che indichi il problema alla persona che ti soccorre, in modo che sappia subito come comportarsi.

L'epinefrina, meglio conosciuta con il nome di adrenalina, è in grado di contrastare la reazione allergica, favorendo l'equilibrio della circolazione sanguigna e sostenendo il normale ritmo cardiaco. Può inoltre agire da broncodilatatore, evitando l'insorgere di problemi respiratori.

Se però non hai a disposizione il prodotto o i sintomi non si allentano, dovrai chiamare subito un'ambulanza e recarti al pronto soccorso.

Come prevenire una puntura di vespa o di ape

Gli insetti pungono quando si sentono minacciati. Le api in particolare ci pensano due volte prima di rischiare la propria vita per venire a pungere te. Sarà quindi sufficiente che tu stia loro lontano e non faccia movimenti bruschi nel momento in cui una di loro ti si avvicina. Se invece si tratta di una vespa, sappi che sarà lei a venire da te, magari attratta dai resti di cibo o dai colori accesi di una tua maglietta. Indossare abiti dai colori chiari è sicuramente un buon modo per ridurre il pericolo, ma la cosa più importante rimane sempre non andare nel panico. Allontanati con calma e l'insetto non ti seguirà. Se invece proverai a colpirlo, dovrai per forza di cose aspettarti uno o più attacchi.

Fonte| MSD Manuals

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