Puoi scegliere quale vaccino farti somministrare? E cosa succede se cancelli la prenotazione?

Le notizie e le decisioni di questi giorni rispetto al caso AstraZeneca hanno sicuramente avuto una conseguenza importante: le persone hanno perso fiducia nel vaccino prodotto dall’azienda britannica e stanno disdicendo la propria prenotazione. Ma è possibile chiedere di riceverne un altro tra quelli approvati?
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Giulia Dallagiovanna 26 Marzo 2021
* ultima modifica il 26/03/2021

Il caos AstraZeneca, scoppiato negli ultimi giorni, ha prima di tutto una conseguenza: le persone hanno perso fiducia, quanto meno verso i vaccini prodotti dall'azienda britannica, e così hanno cominciato ad annullare la propria prenotazione. Ma la domanda è: puoi scegliere quale soluzione farti somministrare? E se rinunci al tuo appuntamento, quando potrai fissarne uno nuovo?

Scegliere il vaccino

Rispondere a questa domanda è piuttosto semplice: no, non puoi scegliere quale vaccino ricevere. Nessuno di noi può farlo. E c'è una ragione ben precisa che, al contrario di quello che potresti aver pensato, ha a che fare con l'equità di accesso all'immunizzazione. Come spiega l'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, sul suo sito:

"Il rischio di contrarre il virus e di sviluppare la malattia in forma grave non è lo stesso per tutte le persone, e, attualmente, la disponibilità di dosi non è la stessa per tutti i vaccini. Perciò, proprio per garantire la massima equità, è necessario seguire un piano strategico che tenga conto di tutte le esigenze e le condizioni".

Proviamo a capire meglio cosa significhi. Come ben saprai, le persone più esposte alle possibili complicanze da Covid-19 sono i più anziani e i pazienti fragili. Chi invece ha maggiori probabilità di contrarlo, e di contagiare a sua volta altri individui, è il personale sanitario. Per questa ragione sono anche le categorie che per prime hanno ricevuto i vaccini. Si trattava principalmente di quelli prodotti da Pfizer e Moderna per due ragioni: sono stati i primi ad essere approvati in Unione europea e sono stati destinati fin da subito a tutte le persone che avessero più di 18 anni. Se ti ricordi infatti, per diverso AstraZeneca era stato destinato a chi aveva meno di 55 anni e poi esteso ai più anziani, ma senza particolari patologie pregresse.

La ragione però, ed è bene chiarirlo, non riguardava tanto il fatto che fosse, come molti stanno più o meno velatamente pensando, "un vaccino di serie B" o che la sua sicurezza fosse messa in discussione. Semplicemente i dati disponibili fino a quel momento arruolavano poche persone over50 e non si era quindi ancora certi dell'efficacia del farmaco su queste fasce di popolazione. Così, il piano vaccini aveva subito una prima modifica: invece che proseguire con le persone over70, la scelta è stata quella di ottimizzare le dosi a disposizione destinando Pfizer agli over80 e somministrando subito AstraZeneca a personale scolastico e forze dell'ordine. Anche loro infatti, a causa del proprio lavoro, hanno una maggiore probabilità di contrarre il virus.

La volontà è quella di proteggere le persone riducendo al massimo il rischio di malattia grave e ricovero in ospedale, ma anche di bloccare la catena dei contagi immunizzando chi per lavoro è maggiormente in contatto con altri soggetti.

Perché non si può scegliere

Se fosse data a ciascuno di noi la possibilità di scegliere, il rischio sarebbe quello di sottrarre dosi ad altre persone che hanno a disposizione una sola opzione. D'altronde, e ogni tanto fa bene ricordarcelo, non siamo medici e dunque su quale base sceglieremmo? In base all'efficacia? Bè, se Pfizer-BioNTech ha un'efficacia del 95% nel prevenire la malattia, AstraZeneca ha dimostrato di poter evitare al 100% malattie gravi e dunque decessi. In base alla sicurezza? Nonostante tutte le notizie che potresti aver sentito, il vaccino di AstraZeneca è sicuro e, nel caso tu abbia dubbi, più che rinunciare dovresti chiedere a un medico.

Prenotazione cancellata

Se negli ultimi giorni ti sei spaventato al punto dal cancellare la prenotazione o se addirittura non ti sei presentato all'appuntamento, devi sapere che non c'è modo al momento di recuperare il tuo turno. Il tuo nome infatti slitterà direttamente in fondo alla lista dell'intero piano vaccinale. Questo significa che finirai per ricevere il vaccino in ritardo rispetto a quando avresti avuto diritto e l'attesa potrebbe andare dai 3 ai 6 mesi in base alla tua regione e alla velocità con la quale la campagna vaccinale procede.

Per questo motivo, il consiglio è di rispettare il tuo turno senza indugiare: la vaccinazione non è solo un fatto individuale, ma di salute pubblica. Con il tuo gesto stai contribuendo a proteggere te stesso e la tua comunità. Le paure sono comprensibili, ma è fondamentale che alle tue domande risponda una fonte attendibile, non qualche strana informazione trovata su qualche social network.

Fonte| Aifa

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.