“Puoi spegnere una candela, ma non un incendio”: Peter Gabriel e la sua “Biko”, dedicata all’attivista simbolo della lotta contro l’apartheid

Simbolo della lotta all’apartheid in Sudafrica, Stephen Biko è stato torturato e ammazzato senza che i suoi esecutori venissero mai processati e giustiziati per il reato commesso. A lui Peter Gabriel ha dedicato una canzone nel 1980: “Biko”.
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Rubrica a cura di Gaia Cortese
8 Settembre 2022

“Potete spegnere una candela, ma non potete spegnere un fuoco” canta Peter Gabriel nella sua canzone "Biko" dedicata all’attivista sudafricano Stephen Biko ucciso dalla polizia di Pretoria nel 1977 mentre si trovava in stato di fermo. Una vicenda che non ci porta molto lontana da fatti di cronaca più che attuali e che non può essere dimenticata alla luce degli atti e dei fenomeni di razzismo ancora all’ordine del giorno.

In occasione della nuova registrazione del singolo "Biko", Peter Gabriel ha voluto riaffermare una verità: “Anche se in Sudafrica non c’è più un governo della minoranza bianca, il razzismo rappresentato dall’apartheid non è mai finito. Anzi, fenomeni di razzismo e nazionalismo sono purtroppo sempre più presenti. In India, Myanmar, Turchia, Israele e Cina il razzismo è usato come arma politica. Negli Stati Uniti il movimento Black Lives Matter ha fatto chiaramente capire quanta strada dobbiamo ancora fare prima di dire che ci siamo messi il razzismo alle spalle”.

La storia di Stephen Biko

Stephen Bantu Biko, noto come Steve Biko, nasce in una piccola città della provincia del Capo Orientale, in Sudafrica, il 18 dicembre 1946. A vent’anni Biko si iscrive alla Facoltà di medicina dell’Università di Natal, in una sezione separata per i neri: qui, in poco tempo, fonda la South African Students Organisation, un’associazione studentesca che appoggia la protesta dei neri che subiscono la segregazione razziale, e che poi sfocerà nel più noto Black Consciousness Movement.

Insieme a Nelson Mandela, Stephen Biko è un simbolo della lotta contro l’apartheid in Sudafrica.

Per le sue attività politiche, nel ’72 Biko viene espulso dall’università e subisce una vera e propria reclusione tra le mura della propria casa, oltre ad avere il divieto assoluto di tenere discorsi in pubblico.

Ciononostante, Biko e il suo Black Consciousness Movement avranno un ruolo fondamentale nell’organizzazione delle proteste di Soweto, il 16 giugno 1976, in cui centinaia di manifestanti perderanno la vita a causa della forte repressione della polizia.

You can blow out a candle
But you can never blow out a fire
Once the flames begin to catch
The wind will blow it higher…
"Biko", Peter Gabriel

Nell’agosto del ’77 Biko venne arrestato ad un posto di blocco e portato nella prigione della stazione di polizia di Port Elizabeth, dove viene interrogato per 22 ore consecutive e torturato. Le torture gli provocano una ferita alla testa e il coma. L’11 settembre la polizia lo trasporta nudo e ammanettato a Pretoria, dove Biko muore il giorno seguente. La polizia sosterrà che la morte è la conseguenza di uno sciopero della fame, tuttavia un’autopsia confermerà che Biko ha subito un’emorragia cerebrale per un colpo ricevuto in testa. "Non sono né soddisfatto né dispiaciuto. La morte di Biko mi lascia indifferente", sono state le parole di Jimmy Kruger, all’epoca ministro della Giustizia e della Polizia.

"Era un uomo speciale, straordinario. Nei 3 anni che lo conobbi, non ebbi il minimo dubbio che fosse il leader più importante dell’intero paese"

L'amico Donald Woods

Nonostante nel '78 un giudice abbia sostenuto  la mancanza di prove per ritenere che Biko fosse stato ucciso in prigione, il 28 luglio dello stesso anno l’avvocato della famiglia di Biko fa sapere che il governo sudafricano ha accettato di pagare 65mila rand (circa 78mila dollari) alla famiglia dell'attivista, per una sorta di compensazione.

Con la fine dell’apartheid, la Commissione per la verità e la riconciliazione, un tribunale straordinario creato per raccogliere le testimonianze delle vittime della segregazione razziale, scopre che cinque membri della polizia sudafricana hanno ammesso di aver ucciso Biko (la loro richiesta di amnistia viene respinta nel 1999). Il 7 ottobre del 2003 il ministro della giustizia del Sudafrica annuncia che i cinque poliziotti non saranno processati a causa della prescrizione del reato. Oggi Stephen Biko è seppellito al cimitero di King William’s Town.

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Con il segno zodiacale dei Gemelli, non potevo avere come unica passione quella della scrittura. Al piacere di spingere freneticamente tasti altro…