Il referendum sui monopattini che si è tenuto a Parigi nelle settimane scorse lascia la scia anche nel nostro Paese. Se a Milano il centrodestra aveva pensato di proporre una consultazione cittadina per rendere vietato l'utilizzo di questo mezzo anche nel capoluogo meneghino, a livello nazionale il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini vorrebbe rivedere il Codice della Strada per cambiare le regole sulla micromobilità.

Abbiamo chiesto a voi lettori, sui nostri social, se le nostre città dovrebbero adottare una decisione come quella dei parigini, o imporre regole più dure per la sicurezza stradale. Dalle vostre risposte emerge una situazione di parità, anche se, tra chi vorrebbe uno stop, chi lo chiede lo fa perché molti non rispettano le regole stradali.

La riforma del Codice della strada

Il restyling comporterebbe una serie di modifiche che saranno contenute in un decreto legge ad hoc, successivamente ci sarà un disegno di legge delega sul tema ed entro giugno 2024 l'esecutivo di Giorgia Meloni vorrebbe un nuovo regolamento del codice.

"Sto lavorando per un nuovo codice della strada che ricomprenda anche i monopattini, che metta un limite di velocità a 20 km all'ora, per usare il casco, l'immatricolazione e la targa, perché non ci possono essere giungle", ha detto il ministro Matteo Salvini in occasione dell'apertura del primo Safety Point di Aspi e della polizia sull'autostrada A1. A esserne convinto è anche il vice-ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile Galeazzo Bignami, che intervenendo al forum automotive ha proposto una stretta che comprende anche i monopattini e fa sapere che sono in corso delle interlocuzioni con le compagnie di sharing della micromobilità sostenibile. Bignami vorrebbe che le compagnie prevedano nello sharing anche il casco e i dispositivi di sicurezza personale.

Le associazioni di settore hanno avuto tempo fino al 10 aprile 2023 per presentare le loro proposte sulla mobilità. Il termine è stato fissato durante lo scorso tavolo tecnico del 22 marzo.

Cosa cambia

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, insieme agli oltre 90 esperti e principali associazioni di categoria, sta pensando di introdurre l'obbligo di immatricolazione, oltre a quello di indossare il casco e di dotare tutti i mezzi di questo tipo di una targa facilmente riconoscibile per le autorità. Inoltre si sta pensando di introdurre anche un limite di velocità a 20km/h (regola già in vigore).

"Molti giovani non hanno la reale idea di cosa possa accadere non rispettando un semaforo rosso o contravvenendo a elementari quanto fondamentali regole per la circolazione. Altri non sono in grado di guidare indifferente auto con cambio manuale e automatico, sempre più diffuso", ha aggiunto il viceministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Bignami.

Il regolamento attuale

Dopo l'approvazione del DL 121/2021 ci sono state alcune modifiche al Codice della strada:

• i monopattini possono circolare a un limite di 20km/h e non più a 25km/h nelle zone in cui il limite massimo è di 50 km/h
• Non cambia il limite di velocità a 6km/h nelle aree pedonali
• divieto di circolazione sui marciapiedi o contromano

Il monopattino inoltre è un mezzo che in Italia si può guidare esclusivamente dopo il raggiungimento del 14esimo anno di età e con obbligo di indossare il casco fino ai 18 anni.