Rob Mendez: per allenare una squadra non servono gambe e braccia, solo una grande passione

Espn gli ha dedicato il docufilm “Who says I can’t”. Lui, infatti, ce l’ha fatta. Rob Mendez sognava di allenare una squadra di football americano e ci è riuscito. Il difetto congenito che l’ha colpito ancor prima della nascita non è stato un ostacolo per seguire la sua grande passione: lo sport.
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Gaia Cortese 22 Febbraio 2019

Dalla sua sedia elettronica a rotelle a bordo campo lo vedi dare istruzioni di gioco e incoraggiare i suoi giocatori dall’inizio alla fine del match. E subito pensi a quanto può fare la forza di volontà, unita al coraggio e ad una grande passione per lo sport. Rob Mendez, 30 anni, ha sempre sognato di allenare una squadra e ora, non solo ha realizzato il suo sogno, ma sta anche diventando un’icona dello sport americano.

La madre di Rob intorno all'ottavo mese di gravidanza scopre che suo figlio è affetto da una grave patologia, la Tetra-Amelia, un difetto congenito estremamente raro, in molti casi letale, caratterizzato dall'assenza dei quattro arti e spesso da significative malformazioni che possono interessare altre parti del corpo, oltre al sistema nervoso centrale. Una sindrome così rara, da essere descritta in meno di 20 pazienti al mondo.

"C'è una parola che mio padre non ha mai amato – racconta Mendez – la parola è speciale. Siamo tutti speciali, gli altri ragazzi sono speciali. Mio padre mi direbbe, tu non sei speciale, sei diverso. Ed essere differente non è così male, perché spingi i tuoi limiti".

La nascita di Rob è un evento che destabilizza la famiglia, ma con il tempo il bambino dimostra di non sentirsi troppo diverso dagli altri e comincia addirittura a studiare da coach, giocando con la Play Station insieme alla sorella e aiutandosi con il mento per pigiare i pulsanti di comando. Si può imparare ad allenare una squadra di football con i videogiochi? Mendez in qualche modo ci è riuscito: quando a scuola viene organizzato un torneo di football virtuale con trentadue squadre, Rob arriva secondo.

Dopo ben dodici anni come assistente coach, oggi Rob Mendez è coach della squadra di football della Prospect High School in California. La gavetta l'ha fatta anche lui. In attesa che qualcuno gli affidasse il ruolo di capo allenatore, ha lavorato come assistente in cinque scuole diverse, e la chiamata è arrivata solo lo scorso aprile.

Nella prossima stagione vuole portare la squadra a vincere il Super Bowl giovanile e i presupposti ci sono tutti.