Nero su bianco, ma sopratutto scritto “a mano”. il principio base del metodo Kakebo (o Kakeibo, come a volte viene chiamato) è questo: scrivere. L’obiettivo? Risparmiare.
Il metodo Kakebo è nato nel 1904 da un’intuizione di Mokoto Hani, la prima giornalista donna in Giappone e anche fondatrice della Jikû Gakuen, una scuola femminile privata fondata sui principi della libertà, dell'identità, dell'indipendenza e dell'autocoscienza della donna.
La popolarità del Kakebo era destinata a crescere e, infatti, oggi sono milioni le persone che non solo nel Paese del Sol Levante, ma in tutto il mondo, si affidano a questo metodo per amministrare le proprie spese quotidiane.
Un metodo quindi rivoluzionario? In verità, il Kakebo si mette in pratica semplicemente scrivendo a mano tutte le spese ma, prima di farlo, bisogna provare a rispondere a queste quattro domande:
Le Spese di necessità sono i prodotti alimentari, i medicinali, i trasporti e le spese per i figli come, per esempio, il compenso della baby-sitter: nella categoria degli Optional rientra lo shopping, le consumazioni al bar e al ristorante; per la categoria Cultura e tempo libero si intendono tutte quella attività come andare al cinema, acquistare libri e riviste o ingressi ai musei; infine, gli Extra e imprevisti che possono essere delle multe prese con la propria auto, delle riparazioni da fare o degli acquisti per la casa, tra complementi di arredo, elettrodomestici e varie.
Il metodo ideato da Mokoto Hani consiste innanzitutto nel prendere nota mensilmente di ogni tipo di spesa o uscita economica, e naturalmente, di darsi un obiettivo di risparmio, prendendone anche nota, nero su bianco.
Ogni volta che andrai a segnare una spesa sul tuo quaderno dedicato, avrai anche modo di rileggere il tuo obiettivo di risparmio, meglio ancora se lo stesso è finalizzato all’acquisto di qualcosa a cui tieni come un viaggio o un progetto da realizzare. In questo modo sarai portato a pensarci due volte prima di spendere parte del budget a disposizione per qualcosa che tutto sommato può essere considerato superfluo.
Il metodo giapponese ruota intorno a questi quattro quesiti, ma sembra che possa poi garantire un risparmio del 35 per cento, che non è poco. Più nello specifico, perché con questa percentuale il metodo diventa davvero interessante per tutti, il Kakebo si basa sulla divisione delle spese in quattro categorie principali: Spese di prima necessità, Optional, Cultura e tempo libero, Extra e imprevisti.
Un consiglio in più: dal momento che questa deve diventare un'abitudine quotidiana, organizzati con un quaderno e prodotti di cancelleria, come matite, evidenziatori e post-it, che ti invoglino a mettere in pratica il metodo regolarmente. Un po' come quando a scuola, se libri e quaderni non avevano un bel aspetto, diventava più "complicato" aprirli per studiare.
(Scritto da Gaia Cortese il 4 ottobre 2022;
modificato da Francesco Castagna il 12 aprile 2024)