Scuole aperte anche in estate. È questa la proposta del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che proprio ieri ha firmato il decreto che potenzierà le attività istruttive nei mesi di chiusura estiva.

Da quanto si apprende sul sito ufficiale del Ministero, l'obiettivo è quello di rendere la scuola un punto di riferimento per studenti e famiglie tutto l'anno e interesserà le scuole primarie e secondarie statali e paritarie non commerciali. Ciò che sarà offerto agli studenti saranno "progetti che prevedono attività ricreative, sportive, musicali, teatrali, a tema ambientale ma anche di potenziamento disciplinare e, più in generale, tutte quelle iniziative che favoriscono l’aggregazione, l’inclusione e la socialità".

Le proposte concrete dovranno essere definite dalle singole istituzioni scolastiche anche grazie al supporto di enti e comunità locali, Università, associazioni sportive, organizzazioni di volontariato e del terzo settore. I fondi per l'organizzazione, a quanto pare, non mancano. In aggiunta ai 400 milioni stanziati dal Ministero, si potrà attingere ai 750 milioni PNRR del contrasto alla dispersione scolastica e al superamento dei divari territoriali e ai 600 milioni PNRR per azioni di potenziamento delle competenze STEM.

L'organizzazione delle vacanze estive degli studenti europei varia molto a seconda del Paese. Le chiusure vanno da giugno a fine settembre, fatta eccezione per Germania, Islanda, Norvegia e Scozia nei quali le lezioni riprendono tra l'1 e il 23 agosto. L'Italia si posiziona tra gli stati che concedono più tempo di vacanza in estate con ben 13 settimane, contro le 6-8 di Francia, Germania, Liechtenstein, Regno Unito e Norvegia e le 10-12 di Finlandia Grecia, Islanda, Portogallo, Spagna, Ungheria.

Come riporta Orizzonte Scuola, il nostro calendario scolastico è il più denso d'Europa. Il tempo dedicato al riposo si concentra sì in estate ma, le ore di lezione durante l'anno sono tra le più numerose, fatto che incide pesantemente sulla possibilità dei ragazzi di svagarsi e di dedicarsi ad altre attività.

In base alle proposte delle scuole, con questo recente decreto, il tempo aggiuntivo di lezioni interesserà tra 800 mila e 1,3 milioni di studenti, per un totale di 1,714 milioni le ore in più tra le mura scolastiche. Considerato tutto ciò, quali saranno le ricadute psicologiche su bambini e ragazzi?

Fonti | Ministero dell'Istruzione e del Merito; Orizzonte Scuola