Rosa Parks e il suo “no” coraggioso alla segregazione razziale

Rosa Parks è stata un’attivista che si è battuta per i diritti dei neri in Alabama. La sua determinazione portò al famoso boicottaggio dei mezzi pubblici del 1955 e da lì, alla condanna della segregazione razziale.
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Gaia Cortese 15 Ottobre 2018

Scuole diverse. Chiese diverse. Negozi diversi. Addirittura fontanelle pubbliche dell'acqua diverse. Da una parte i bianchi, dall'altra i neri. Era questa la situazione in Alabama, agli inizi del ‘900. Una terra dove i pregiudizi erano ben radicati; dove i neri erano cittadini di serie B; una terra dove per quanto lo schiavismo fosse ormai bandito, la Costituzione dello Stato toglieva il diritto di voto ai neri perchè considerati inferiori socialmente, economicamente e legalmente.

Ma qualcosa stava per cambiare. Montgomery, capitale dell'Alabama, svolse un ruolo fondamentale per porre termine a questa ingiustizia, perchè da qui iniziò a formarsi il movimento per i diritti civili degli afroamericani. Nel 1955 sugli autobus di Montgomery c'erano tre settori: quello riservato ai bianchi (i primi 10 posti in avanti), quello dedicato agli afroamericani (gli ultimi 10 posti in fondo) e nel mezzo, sedici posti utilizzabili da entrambi; ma se un bianco avesse trovato un posto occupato da un nero, in mancanza di altri posti liberi, quest'ultimo avrebbe dovuto obbligatoriamente cedere il posto.

Il 1 dicembre 1955 Rosa Parks fu arrestata perchè si era rifiutata di cedere il posto a un bianco. Era una donna di 42 anni, tornava a casa dal lavoro: era una semplice sarta. Trascorse la notte in prigione, ma il suo atto di coraggio dimostrò alla gente che si poteva, e si doveva, dire di no a questa ingiustizia. E la città reagì. Avvertito dell'accaduto Martin Luther King, si decise di mettere in atto un boicottaggio dei mezzi pubblici. I neri iniziarono a spostarsi in taxi godendo del supporto dei taxisti afroamericani che a loro volta avevano adeguato le tariffe delle corse a quelle degli autobus.

Il 19 giugno 1956, la Corte Distrettuale degli Stati Uniti stabilì che la segregazione forzata di passeggeri neri e bianchi sugli autobus violava la Costituzione degli Stati Uniti d'America. Pochi mesi dopo, anche la Corte Suprema degli Stati Uniti dichiarava fuorilegge la segregazione razziale sui mezzi pubblici in quanto incostituzionale. Il primo coraggioso "no" dell'attivista Rosa Parks era stato fondamentale. L'autobus di  Rosa Parks  è conservato all'Henry Ford Museum di Dearborn, in Michigan.