La bellezza è davvero il sogno di ogni donna? Se da una parte prenderci cura di noi stesse è un toccasana per il nostro benessere psicofisico, dall’altra, aderire a un canone estetico è un’imposizione che la società ci ha trasmesso fin da piccole. Il corpo diventa un’entità esterna a noi, un fardello di cui ci dobbiamo occupare secondo regole già scritte, su cui gli altri decidono per noi. Ma se per renderci accettabili davanti agli occhi degli altri dobbiamo vestirci, truccarci e acconciarci in un certo modo, avere un corpo bello può voler dire essere considerate solo estetica, solo un oggetto. Le donne non sono più esseri umani ma corpi sessualizzati, che non meritano rispetto e diritti. Ecco, quindi, come alla radice di molte forme di discriminazione di genere ci sia sempre lui, il corpo. In questa rubrica andremo ad analizzare attraverso le voci di filosofe, scrittrici, psicologhe e atlete come le leggi della bellezza siano non solo un limite ma anche fonte di sessismo nei diversi ambiti della società, dallo sport, ai media, dall’ambiente lavorativo alla vita di tutti i giorni.