Salute dei bambini, in quasi 7 coppie su 10 se ne occupano solo le madri: cos’è l’home gender gap?

Una nuova indagine condotta sulle famiglie italiane ha rivelato come la salute dei figli sia una responsabilità quasi sempre solo materna: solo nel 35% delle famiglie quest’ambito è gestito in modo condiviso tra madri e padri.
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Maria Teresa Gasbarrone 13 Dicembre 2023
* ultima modifica il 13/12/2023

Quando si parla di gender gap tra uomini e donne, spesso quello della disparità nella gestione del carico dei lavori domestici è tra gli argomenti più trascurati, sebbene abbia un impatto determinante sulla vita, privata e lavorativa, delle donne.

Salute dei figli: una responsabilità solo materna?

Ora, una nuova indagine sulla gestione degli impegni familiari tra uomini e donne mette in luce una disparità, spesso sottaciuta perché in qualche modo ritenuta "normale", anche se in una società che voglia dirsi davvero paritaria normale non lo è affatto, ovvero la gestione della salute dei figli: in Italia, in appena il 35% delle famiglie questa responsabilità è condivisa da entrambi i genitori.

Se infatti il 91% delle madri occuparsi attivamente – da sole o insieme al partner – della salute dei figli, ad esempio contattando il medico e pianificando i vari controlli, solo il 45% dei padri, al contrario, dice di gestire questo ambito della vita familiare (dati Osservatorio Sanità UniSalute – Nomisma). Questo vuol dire che quasi sei padri su dieci non si occupano della cura della salute dei propri figli, lasciando la gestione di questo impegno e di questa responsabilità solo nella mani delle madri.

Cos'è l'home gender gap?

D'altronde, quello del gender gap all'interno della mura domestiche non è un argomento nuovo, tanto che per indicare questo fenomeno, ancora poco evidenziato rispetto alla disparità in base al sesso in ambito lavorativo o salariale, è stata coniata un'espressione ad hoc: si parla infatti di "home gender gap" per indicare la disparità tra uomo e donna nella gestione e divisione del carico di lavoro all'interno e nella condizione del potere finanziario all'interno delle mura domestiche

Secondo un'indagine svolta nel 2022 dalla Fondazione Libellula – il network di aziende unite contro la violenza sulle donne con l’obiettivo di promuovere una cultura contro la discriminazione di genere – su oltre 4.300 donne lavoratrici ben tre donne su quattro (il 76%) non sono soddisfatte della condivisione degli impegni domestici, tra cui chiaramente rientra anche occuparsi della vita dei figli, che tra i tanti aspetti comprende anche quello della salute.

Per quanto riguarda quest'ambito, che dovrebbe essere la prima delle responsabilità comuni dei genitori, ben una donna su due se ne occupa senza alcun supporto dal partner, mentre solo nel 2% dei casi è l’uomo a occuparsi esclusivamente dei bambini.

L'home gender gap è quindi la prima e forse tra le più difficili forme di disparità che subiscono le donne: se, come rivela l'indagine di Fondazione Libellula, le intervistate affermano di utilizzare più dell’80% del loro tempo per lavoro, spostamenti e attività di cura, domestiche e familiari, chiaramente ne resta ben poco per curare sé stesse in quanto individui, sui diversi aspetti della loro vita, sia quella professionale che quella privata.

Fonte | Ansa; Fondazione Libellula;

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