Sapevi che la pesca a strascico rilascia 370 milioni di tonnellate di CO2 nell’atmosfera ogni anno?

Una ricerca scientifica ha evidenziato che la pesca a strascico, una tecnica di pesca intensiva, è responsabile di un’enorme quantità di emissioni di CO2 nell’atmosfera: si parla di 340 e i 370 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno, una quantità pari alle emissioni annuali dell’intera Italia!
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Roberto Russo 24 Gennaio 2024

La pesca a strascico, tecnica di pesca diffusa in tutto il mondo, è responsabile di emissioni di CO2 che più o meno corrispondono a quelle delle emissioni di gas serra annuali dell’intera Italia. L'ha rivelato un nuovo studio pubblicato su Frontiers in Marine Science.

Condotto da un gruppo internazionale di scienziati, lo studio ha stimato che questa praticarilasci nell'atmosfera tra 340 e 370 milioni di tonnellate di CO2 all'anno. Questo rappresenta circa il 10% delle emissioni globali di CO2 provenienti da attività umane.

Cosa c'entra la pesca a strascico con le emissioni di CO2

La pesca a strascico è una tecnica di pesca che prevede il trascinamento di una rete sul fondale marino per catturare i pesci. Questa pratica è molto efficace dal punto di vista della quantità, ma può avere un impatto negativo sull'ambiente (per inciso, l’Italia è l’unico Paese a opporsi al nuovo divieto di pesca a strascico entro il 2030…).

Quando le reti da pesca vengono trascinate sul fondale, infatti, sollevano sedimenti che contengono carbonio organico. Questo, che si è accumulato nel corso di millenni, viene quindi rilasciato nell'atmosfera sotto forma di CO2.

Lo studio ha rilevato che il carbonio rilasciato dalla pesca a strascico raggiunge l'atmosfera nell'arco di 7-9 anni. Questo processo è relativamente lento, ma ha comunque un impatto significativo sul clima.

L'aumento delle emissioni di CO2 dall'atmosfera contribuisce al riscaldamento globale. La pesca a strascico, quindi, è una fonte di emissioni di CO2 da non sottovalutare.

Che cos'è la pesca a strascico?

La pesca a strascico è una tecnica di pesca che prevede il trascinamento di una rete sul fondale marino per catturare i pesci.

In pratica, i pescatori trascinano le reti lungo il fondale marino, con la conseguenza di raschiare tutto quello che vi si trova. Com'è facilmente intuibile, un tale metodo di pesca strappa via tutta la vita e l'habitat marino, tra cui coralli e spugne con pesci, meduse, stelle marine e qualsiasi altro essere che finisca nella rete.

Quando si tira su la rete, se ne seleziona il contenuto: il pesce – qualunque tipo – che ha dimensioni ragionevoli viene messo in vendita; il resto è chiamato “pesce spazzatura” e lo si lavora per realizzare la farina di pesce, utilizzata solitamente per il nutrimento negli allevamenti ittici.

È pur vero che le reti da pesca utilizzate possono essere di diverse dimensioni, a seconda della specie di pesce che si intende catturare con le reti più grandi possono raggiungere una lunghezza di decine di metri e una profondità di diversi metri, ma questo non cambia il fatto che portano con sé di tutto, anche pesci non destinati alla pesca.

Altri effetti della pesca a strascico sull'ambiente

Riassumendo, la pesca a strascico ha, quindi, diversi effetti negativi sull'ambiente, tra cui:

  • Emissioni di CO2: come già detto, la pesca a strascico rilascia nell'atmosfera tra 340 e 370 milioni di tonnellate di CO2 all'anno. Questo rappresenta circa il 10% delle emissioni globali di CO2 provenienti da attività umane.
  • Alterazione del pH degli oceani: l'aumento di CO2 nell'atmosfera si traduce anche in un aumento di CO2 negli oceani. Questo aumento di CO2 rende gli oceani più acidi, un fenomeno noto come acidificazione degli oceani. L'acidificazione degli oceani può avere un impatto negativo sulla biodiversità marina.
  • Degradazione degli habitat marini: la pesca a strascico può degradare gli habitat marini, come le praterie marine e le barriere coralline. Queste aree sono importanti per la biodiversità marina e svolgono un ruolo importante nella protezione delle coste dalle inondazioni. Non solo: ne soffrono anche tutti gli uccelli che si cibano di pesce, sempre più scarso (un caso emblematico è quello che riguarda gli albatros che, per via della pesca indiscriminata, sono a rischio a estinzione).

Fonte | Atmospheric CO2 emissions and ocean acidification from bottom-trawling – Frontiers in Marine Science