Sclerosi multipla, scoperto un nuovo meccanismo che causa la demielinizzazione: lo studio del San Raffaele di Milano

Secondo una nuova ricerca pubblicata su Pnas da un team dell’ospedale milanese, alla base della perdita di mielina che porta poi ai sintomi della sclerosi multipla c’è un malfunzionamento nel trasporto del rame, solitamente regolato dagli astrociti attraverso alcuni specifici recettori. Agendo sull’attività di queste cellule in modo da impedire un rilascio eccessivo del metallo nel sistema nervoso centrale, in futuro potrebbe essere possibile sviluppare nuove terapie per i pazienti.
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Alessandro Bai 30 Giugno 2021
* ultima modifica il 14/09/2021

Le cause esatte della sclerosi multipla sono ancora oggi incerte, ma si sa che a scatenare la patologia è quel processo chiamato demielinizzazione, durante il quale il tuo sistema immunitario danneggia la mielina, un tessuto che avvolge le tue fibre nervose e le protegge. In uno studio pubblicato sulla rivista Pnas, un gruppo di ricercatori dell'ospedale San Raffaele di Milano sostiene di aver individuato il meccanismo che, a propria volta, innescherebbe la perdita della mielina: si tratta di un malfunzionamento nel trasporto del rame, una scoperta che potrebbe portare in futuro allo sviluppo di nuove terapie mirate.

Dato che è una malattia demielinizzante, la sclerosi multipla colpisce il tuo sistema nervoso centrale, le cui fibre non sono più protette dal loro involucro naturale e possono quindi essere danneggiate o distrutte. A questo punto, si formano delle placche demielinizzate, nelle quali si sviluppa un tessuto cicatriziale chiamato sclerosi. Ma cosa c'entra il rame in tutto questo? Devi sapere che questo metallo svolge un compito importante per l'organismo, ovvero legare le proteine coinvolte nel metabolismo energetico e quelle che invece hanno un'azione antiossidante. Tuttavia, come per altri metalli pesanti, è molto importante regolare le quantità di rame presenti nel sistema nervoso centrale, dato che dosi eccessive possono risultare tossiche: a fare questo nel tuo corpo sono delle cellule chiamate astrociti, grazie ai recettori TrkB presenti sulla loro superficie. Peccato però che ad attivare questi recettori siano le neurotrofine, proteine che sono assenti nelle aree cerebrali di chi viene colpito dalla sclerosi multipla.

Dopo aver scoperto il ruolo degli astrociti, i ricercatori hanno coltivato queste cellule in vitro e parallelamente osservato il loro comportamento in vivo, su modelli sperimentali di sclerosi multipla, arrivando ad osservare un chiaro legame tra l'espressione eccessiva dei recettori TrkB e un rilascio esagerato di rame fuori dalle cellule, responsabile della demielinizzazione alla base della malattia. Secondo Cinthia Farina, che ha coordinato il team di ricerca, i risultati ottenuti "sottolineano per la prima volta l’importanza dello studio del trasporto del rame nel sistema nervoso centrale dei pazienti affetti da sclerosi multipla. Ripristinare una corretta omeostasi del rame nella materia bianca potrebbe rappresentare, nel prossimo futuro, una nuova strategia terapeutica per questa malattia".

Fonte| "Dysregulated copper transport in multiple sclerosis may cause demyelination via astrocytes" pubblicato su Pnas il 6 luglio 2021

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