Scoperta una proteina che può riparare le sinapsi danneggiate dall’Alzheimer

Un team di ricerca ha scoperto che livelli più alti di KIBRA, un proteina, nel liquido cerebrospinale, ma livelli più bassi nel cervello, corrispondono alla gravità della demenza. KIBRA, inoltre, pare essere in grado di ripristinare la funzione sinaptica e la memoria, pur non risolvendo il problema dell’accumulo di proteina tau tossica. Questa novità potrebbe cambiare le terapie per la demenza.
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Valentina Rorato 17 Febbraio 2024
* ultima modifica il 17/02/2024

La malattia di Alzheimer è famosa per rubare la memoria a chi si ammala, ma un nuovo studio pubblicato su The Journal of Clinical Investigation sta elaborando un nuovo modo di trattare questa demenza. Invece di cercare di ridurre le proteine ​​tossiche nel cervello, si sta cercando di invertire il danno causato dal morbo di Alzheimer per ripristinare la memoria, con l’aiuto di una proteina chiamata KIBRA, che si trova nei reni e nel cervello.

La Kibra si trova principalmente nelle sinapsi, che sono le connessioni tra i neuroni che consentono la formazione e il richiamo della memoria. Ricerche precedenti hanno dimostrato che KIBRA è necessario affinché le sinapsi formino i ricordi e il team di ricercatori provenienti da diversi istituti in California, New York e dal Buck Institute for Research on Aging, ha scoperto che i malati di Alzheimer hanno ridotti livelli di Kibra e livelli patologici di tau.

Al contrario, livelli più elevati di KIBRA nel liquido cerebrospinale corrispondono alla gravità della demenza. Questa intrigante correlazione tra l'aumento dei livelli di tau e l'aumento dei livelli di KIBRA offre una nuova prospettiva sulla patologia e sul trattamento della malattia di Alzheimer.

Il team ha progettato una versione funzionale ridotta della proteina KIBRA e ne ha testato gli effetti su topi di laboratorio affetti dal morbo di Alzheimer. Sorprendentemente, è stata in grado di invertire il deterioramento della memoria nonostante la presenza di accumulo di proteine ​​tossiche, una caratteristica comune nella malattia di Alzheimer.

Ciò solleva la possibilità che KIBRA possa essere utilizzato come terapia per migliorare la memoria dopo l’iniziale perdita. Tuttavia, è importante notare che, sebbene KIBRA possa migliorare la funzione della memoria, non affronta direttamente l'accumulo di proteine ​​tossiche, un problema di fondo nella malattia di Alzheimer. “Ridurre le proteine ​​tossiche è ovviamente importante, ma riparare le sinapsi e migliorare la loro funzione è un altro fattore critico che potrebbe aiutare", ha affermato Buck Tara Tracy, autrice senior. "È così che vedo che questo avrà il maggiore impatto in futuro".

Fonte | "KIBRA repairs synaptic plasticity and promotes resilience to tauopathy-related memory loss" pubblicato su The Journal of Clinical Investigation l'1 febbraio 2024.

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