Se sei vaccinato e hai avuto un contatto stretto con un positivo devi stare in quarantena?

Potresti aver ricevuto una sola dose oppure aver già completato il ciclo vaccinale. D’altronde sono sempre di più gli over12 che hanno ricevuto l’immunizzazione. Ma se poi scopri di risultare il contatto stretto con un positivo, come ti devi comportare? Devi osservare lo stesso il periodo di quarantena?
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Giulia Dallagiovanna 28 Luglio 2021
* ultima modifica il 28/07/2021

Sono oltre 30 milioni gli italiani che hanno completato il ciclo vaccinale e più del 65% della popolazione ha ricevuto almeno una dose. Ci sentiamo più protetti e più liberi, con in mano il nostro green pass, ma ci sono ancora alcune domande alle quali dobbiamo rispondere. O meglio, ce ne sono di nuove rispetto alla vita pre-vaccini. In poche parole, cosa può fare oggi una persona che risulta immunizzata? Con l'arrivo della variante Delta in Italia e l'aumento dei contagi, che domenica ad esempio sono stati più di 4mila, crescono anche le probabilità che una persona che conosci risulti positivo. Ma cosa deve fare un vaccinato se risulta contatto stretto di un positivo?

Contatto con un positivo

Se una persona vaccinata, con una o due dosi, ha un contatto stretto con un positivo, deve sottoporsi a quarantena, proprio come accadeva prima. Lo chiarisce l'Istituto superiore di sanità, che aggiunge: "Si mantiene la deroga alla quarantena per il personale sanitario, con il rispetto delle misure di prevenzione e protezione dell’infezione, fino a un’eventuale positività ai test di monitoraggio per SARS-CoV-2 o alla comparsa di sintomatologia compatibile con COVID-19".

La quarantena per un vaccinato

Se hai già ricevuto il vaccino e sei risultato contatto stretto di un positivo, dovrai seguire il medesimo iter previsto per chi ancora non ha il green pass. Dovrai quindi osservare 10 giorni di quarantena e poi sottoporti a un tampone. Nel caso questo dia esito negativo, potrai considerare terminato il tuo isolamento. Se invece è positivo, lo dovrai proseguire.

Dovrai rimanere in quarantena 10 giorni e poi sottoporti a un tampone, oppure per 14 giorni e verificare che non compaiano sintomi

Un'altra possibilità è quella di rimanere in quarantena per 14 giorni e poi, se asintomatico, rientrare nella comunità. Tieni presente che il vaccino dovrebbe ridurre drasticamente le probabilità di sviluppare sintomi e, di sicuro, previene in modo molto efficace un eventuale ricovero, anche in terapia intensiva.

Perché la quarantena?

Ma come mai un vaccinato deve comunque osservare la quarantena? Non ne usciremo proprio mai? In realtà, il dibattito è in corso e molto probabilmente, una volta che tutti avremo completato il ciclo, potremo anche mettere fine all'isolamento dei contatti stretti. Per ora, però, stiamo ancora raccogliendo gli ultimi dati e provando a trarre le conclusioni necessarie.

Quello che sappiamo, ad esempio, è che per un vaccinato è più difficile contagiarsi, ma rimane comunque possibile. E il pericolo non è tanto per lui, che appunto dovrebbe avere un buon bagaglio di anticorpi per prevenire il Covid-19, quanto per chi gli è vicino. Se infatti questa persona è positiva, potrebbe comunque contagiare gli altri che ancora non hanno ricevuto il farmaco.

Nel Regno Unito, però, è in corso un programma di indagine che ha coinvolto una ventina di aziende. Qui se un dipendente, completamente vaccinato, entra in contatto con un positivo, potrà evitare la quarantena se presenterà un certificato di tampone negativo anche senza che siano trascorsi 10 giorni. Lo scopo è quello di capire se il periodo di isolamento obbligatorio sia davvero necessario per tutti o se possiamo iniziare a ridurre i disagi di questa misura pensata per il contenimento della pandemia.

Cosa rischia chi viola la quarantena?

E se decidessi di non osservare la quarantena perché, appunto, tanto sei vaccinato? Bè, prima di tutto potresti costituire un pericolo per le persone che ti stanno attorno, a cominciare da famigliari, colleghi e amici. Dopodiché andresti incontro a conseguenze penali.

Il reato di epidemia colposa è disciplinato dall'articolo 452 del codice penale ed è prevista una pena che può andare da sei mesi a tre anni di reclusione. Ma se anche non risulti positivo e quindi non contagi nessuno, sei comunque passibile di reclusione fino a 18 mesi e di ammenda da 500 fino a 5mila euro. Se invece sei in una situazione di isolamento fiduciario, magari perché Immuni ti ha segnalato un possibile contatto, potresti essere ricevere solo una sanzione amministrativa.

Fonte| Istituto superiore di sanità

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