“Se ti fai prendere per mano dal buio puoi riscoprire un altro sole”: la storia di “cannoncino” Assunta Legnante

Soprannominata “cannoncino” per la potenza delle braccia, Assunta Legnante è una campionessa paralimpica, vincitrice del record mondiale di lancio del peso. Nata col glaucoma, nel 2012 ha saputo che sarebbe diventata cieca, ma la passione per lo sport e un’estrema determinazione l’ha portata a gareggiare e vincere di nuovo.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Gaia Cortese 27 Agosto 2021

In gara non la riconosceresti solo per la mascherina con l’Uomo Tigre indossata sugli occhi e scelta dai suoi tifosi (dopo che per anni ha sfoggiato anche quella con gli occhi di Diabolik), ma per l’incredibile altezza, 1.89 m, che fa di Assunta Legnante, un vero colosso da battere sulla pista del lancio del peso.

In queste giornate di Paralimpiadi 2020 c’è anche lei. La campionessa del getto del peso di Frattamaggiore, in provincia di Napoli, potrà nuovamente far sentire il suo incredibile urlo nel momento del massimo sforzo di ogni suo incredibile lancio.

Nata nel 1978 in provincia di Napoli e figlia di un carabiniere, negli anni dell'adolescenza Assunta è stata prima di tutto una giocatrice di pallavolo, e non sorprende, considerata la sua altezza. Nella sua vita però si è fatta gradualmente spazio anche un’altra passione, quella del lancio del peso. I primi lanci sono quelli nello spiazzo dietro al cimitero del suo paese di origine, dove Assunta per allenarsi si diverte a disegnare con il gesso il cerchio di un'immaginaria pedana.

"Se ti fai prendere per mano dal buio puoi riscoprire un altro sole".

Assunta Legnante

Da quel campetto Assunta passa presto all'attività agonistica nella pista di atletica. All'età di 18 anni, per gli ottimi risultati conseguiti nel lancio del peso, Assunta si trasferisce nelle Marche e diversi anni dopo, nel 2007, diventa campionessa europea indoor primatista assoluta con un lancio di 19,20 metri.

Fino a questo momento Assunta è un'atleta normodotata, ma il glaucoma congenito di cui soffre fin da quando era piccola, le gioca un brutto scherzo: nel 2009 il suo campo visivo si va restringendo sempre più, costringendola ad appendere la maglia azzurra al chiodo. Seguono due anni di stop e nel 2012 Assunta perde definitivamente la vista all'età di 34 anni.

"Ho avuto la fortuna di fare in tempo a vedere mia nipote Francesca che camminava alla festa del suo primo compleanno – racconta Assunta in un'intervista riportata in questo articolo -. Il giorno dopo sono stata ricoverata. E poi basta, il buio assoluto".

La rinascita nel 2012

A far tornare la luce nella vita di Assunta è Nadia Cecchini, tecnico nazionale della Fispes, Federazione italiana sport paralimpici, che nel 2012 la invita in uno stadio di atletica, per riprendere ad allenarsi. Assunta non si tira indietro e al momento di gareggiare di nuovo nella sua specialità, è subito record del mondo, con un lancio di 13,27 metri. Un primato che migliora ancora nel 2014, con un lancio di 17,32 metri. Con questi due lanci l'atleta napoletana si qualifica per le Paralimpiadi di Londra 2012.

A questo importante appuntamento Assunta si qualifica ottava nel lancio del disco con un lancio di 30,81 metri e vince l’oro nel lancio del peso stabilendo il primato mondiale con 16,74 metri. Non solo. Nel 2018 conquisterà ancora un oro nel getto del peso femminile agli europei Paralimpici di Berlino e nel 2019, ai campionati del mondo di atletica leggera Paralimpica di Dubai, vincerà la medaglia d’oro conun lancio di 37,89 metri e, come se non bastasse, un altro record europeo.

Paralimpiadi a parte, Assunta è una donna napoletana con una quotidianità "normale", con tutte le difficoltà che può avere una persona con una disabilità. Vive a Porto Potenza Picena e ha due figli, Michael di 1o anni e Nicole di 9 anni, che come tutti i bambini sono da accompagnare da una parte all'altra della città: a scuola, alle attività sportive e via dicendo. Vivere al buio non è facile, lo sa bene Assunta che è passata dal poter distinguere forme e colori, a  non poterlo più fare. Assunta è però una donna dalla forza incredibile, da prendere come esempio nella vita di ogni giorno.