Se vai in vacanza in Friuli Venezia Giulia il viaggio è gratis: a condizione di andarci in treno

Il Friuli Venezia Giulia invita i turisti a visitare alcune località di mare e luoghi di cultura, coprendo le spese del viaggio, purché sia fatto in treno. Una promozione nel rispetto dell’ambiente che dovrebbe essere ampliata a più regioni italiane.
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Gaia Cortese 10 Ottobre 2022

Chi ha detto che il tempo per prendersi qualche giorno di vacanza si è concluso con la fine dell’estate? La Regione del Friuli Venezia Giulia rilancia il turismo strizzando l’occhio all’ambiente e premiando i turisti che viaggiano in treno.

Con il claim “Tutta la bellezza che vuoi. Tutto il mare che vuoi”  il Friuli Venezia Giulia offre due promozioni, una riservata al pacchetto mare e l’altra alla cultura, e prevede il rimborso totale del biglietto ferroviario acquistato (solo Frecce, Intercity e Regionali), attraverso uno sconto sull’importo del pernottamento alberghiero in strutture ricettive convenzionate di Lignano Sabbiadoro, Grado, Trieste e Udine.

Così, se deciderai di trascorrere qualche giorno di vacanza in questa bellissima regione, raggiungendo queste destinazioni di cultura e di mare utilizzando il treno, potrai vederti completamente rimborsato il biglietto ferroviario. Non solo. Ai turisti che sceglieranno il Friuli Venezia Giulia come meta sarà consegnata gratuitamente la FVGcard, per ottenere ulteriori riduzioni su ingressi a musei e visite guidate.

Non è la prima volta che viene offerta una promozione di questo tipo. Da diversi anni un'offerta simile viene rilanciata ogni estate per raggiungere la località di Riccione, grazie all’offerta di Trenitalia con l’alta velocità delle Frecce, gli Intercity e i regionali. Un viaggio in treno garantito dalle principali località italiane, senza cambi, senza traffico in autostrada e soprattutto nel rispetto dell’ambiente.

D'altronde, come evidenzia il Transport and Environment Report 2021, pubblicato dall’Agenzia europea dell’Ambiente, il treno si conferma tra le modalità di viaggio più sostenibili a livello ambientale, sempre dopo la bicicletta e le proprie gambe.