Sei consapevole dell’impatto sull’ambiente delle tue scelte alimentari? Ecco l’ultima puntata di News in vOhga

In occasione della giornata mondiale dell’ambiente, non potevamo non parlare di come possiamo dare il nostro piccolo contributo per la salvaguardia del pianeta anche attraverso ciò che mangiamo quotidianamente. Nella lista dei cibi di cui dovresti ridurre il consumo non c’è solo la carne, ma anche alcuni “insospettabili”.
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Rubrica a cura di Redazione
5 Giugno 2021

Per definirsi sostenibile, un alimento deve essere sano e sicuro non soltanto per noi, ma anche per il pianeta. È tutta una questione di consapevolezza. Per esempio, dovresti ormai sapere quanto un consumo eccessivo di carne rossa sia nocivo non soltanto per la salute, ma anche per l'ambiente: gli allevamenti intensivi hanno un impatto molto elevato in termini di emissioni di gas serra e di impiego di risorse idriche, senza dimenticare la deforestazione, in particolare nell'Amazzonia brasiliana, legata alla produzione di soia, uno dei mangimi più utilizzati dall'industria zootecnica mondiale.

Ma oltre alla carne ci sono altri alimenti da tenere d'occhio: l'olio di palma, per esempio. Oppure gamberi e gamberetti d'importazione – sapevi che per fare spazio agli allevamenti di questi crostacei in Asia e Sudamerica vengono spazzate via intere foreste di mangrovie? – o ancora un superfood come l'avocado, la cui coltivazione intensiva in Messico mette a dura prova i bacini idrici.

Quando sei a tavola, per te e la tua famiglia dovresti privilegiare prodotti stagionali, ovvero che rispettano i tempi della natura (che senso ha mangiare le fragole a gennaio o le ciliegie a marzo?). Allo stesso modo, cerca di acquistare il più possibile prodotti a chilometro zero o comunque a filiera corta. I gamberi? Meglio quelli pescati nei mari italiani. Non vuoi fare a meno del guacamole? Prova l'avocado prodotto in Sicilia. Sostenere che per rispettare la natura bisogna fare delle rinunce è profondamente sbagliato. Bisogna solo stare più attenti e informarsi.

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