Il problema delle trombosi e il vaccino di Johnson&Johnson: ne parliamo a News in vOhga

Mentre arrivano le prime dosi destinate all’Italia, la notizia della sospensione temporanea negli Stati Uniti appare come l’ennesima doccia fredda. Ma, di nuovo, non è il caso di andare nel panico. Abbiamo provato a capire cosa stia accadendo nella nuova puntata della nostra rubrica.
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Rubrica a cura di Redazione
14 Aprile 2021

Oggi avrebbe dovuto esserci la buona notizia dell'arrivo delle prime 184mila dosi del vaccino di Johnson&Johnson, il primo monodose contro il Covid-19. Il problema è che solo 24 ore fa la Food and Drug Administration, l'ente americano che regola l'approvazione dei farmaci negli Stati Uniti, ha sospeso temporaneamente le somministrazioni di questo farmaco. Il motivo? Eventi trombotici, di nuovo.

Nello specifico si tratta di 6 casi di trombosi cerebrale dei seni venosi, associata a trombocitopenia, ovvero a un basso livello di piastrine nel sangue. Va detto però che negli Stati Uniti sono già state vaccinate oltre 6 milioni e 800mila persone proprio con questo vaccino. Di conseguenza, stiamo parlando di eventi rarissimi, con un'incidenza di circa 1 caso su un milione.

Al momento le dosi destinate al nostro Paese sono ferme all'aeroporto di Pratica di Mare. Il governo italiano ha deciso di attendere che FDA ed EMA concludano le proprie indagini e si pronuncino rispetto ai casi di trombosi emersi. Nella nuova puntata della nostra rubrica News in Vo(h)ga abbiamo provato a fare chiarezza sulla situazione.

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