
Se uno studente lo sai, se lo sei stato te lo ricordi: studiare far venir sonno. Potrai anche essere innamorato della materia di cui stai preparando l'esame, ma piano piano le parole del libro di testo inizieranno a confondersi tra loro e i tuoi occhi tenderanno inesorabilmente a chiudersi. E allora, parte l'assalto alla macchinetta del caffè più vicina alla biblioteca, con il risultato che quando finalmente la sera ti ritrovi nel letto, il tuo corpo non vorrà saperne di andare in stand by e lasciarti dormire. La soluzione in realtà sarebbe schiacciare un pisolino, proprio quando ne avresti bisogno. Bastano 40 minuti al giorno, conferma uno studio dell'Università della Pennsylvania.
La teoria è stata testata su 53 studenti ai quali è stato chiesto di dormire un'ora in più ogni notte. Insomma, di andare a letto prima del solito. A quanto pare, è stato impossibile ottenere 60 minuti netti, ma nell'arco di una settimana i ragazzi sono rimasti a letto circa 43 minuti in media oltre il solito. E questa conquista ha inciso in modo positivo su diversi aspetti della loro vita: prima di tutto, i parametri della pressione sanguigna erano migliori. I benefici si ripercuotevano naturalmente sul cuore e sul cervello, ma anche sul tono dell'umore. Più sereni, meno ansiosi e dalle performance migliori, dopo poco più di mezz'ora di riposo in aggiunta a quanto erano abituati.
Andare infatti a letto tardi anche quando devi passare il giorno successivo sui libri rischia di pregiudicare le tue capacità di concentrazione e di memoria, e quindi di rallentare la tua velocità di apprendimento e costringerti a rimanere per più giorni chiuso in biblioteca. Inoltre, ti sentirai meno nervoso e ti sembrerà anche di poter affrontare il temuto esame con maggiore sicurezza. Infine, è risaputo che non dormire per un numero adeguato di ore ogni notte ha ripercussioni negative sulla tua salute e sulla tua alimentazione.
Il consiglio quindi è quello di ritagliarti circa 7 o 8 ore di sonno ogni notte. Nel caso invece non riuscissi, ricorda che potrebbe bastarti un riposino di 40 minuti, magari dopo mangiato o a metà mattina, per resettare il tuo cervello.
Fonte| "Effects of sleep extension on sleep duration, sleepiness, and blood pressure in college students" pubblicato su Sleep Health il 18 novembre 2019