Selene, che ha scelto di viaggiare da sola: “Non volevo aspettare che arrivasse qualcuno a salvarmi”

Da circa 4 anni, Selene racconta i suoi viaggi sul blog che lei stessa ha aperto, Viaggio Sostenibile. A volte parte in compagnia, ma capita spesso anche che decida di farlo in solitudine. Un’occasione unica per riconnettersi con se stessa che consiglia a tutti di sfruttare, almeno una volta.
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Rubrica a cura di Giulia Dallagiovanna
31 Ottobre 2019

"Non puoi essere un turista sostenibile se non hai fatto una precisa scelta interiore, che si riflette anche sul tuo stile di vita. Altrimenti diventa una decisione imposta da qualcun altro. La mia idea di sostenibilità è quella di supportare la piccola comunità o il borgo, piuttosto che la grande città turistica". Selene Cassetta vive nel Polesine, ha 36 anni e da quattro racconta i suoi viaggi nel blog che lei stessa ha aperto, Viaggio sostenibile. Non aspettarti però i classici consigli che trovi nei diversi siti web, con l'elenco dei ristoranti tipici più economici o i migliori hotel dove prenotare: "A me interessa soprattutto trasmettere l'emozione. Quel sapore che percepisci chiaramente mentre visiti un posto nuovo, ma che è molto difficile da tradurre in parole. Eppure è proprio questo ad accendere una luce interiore, a far battere il cuore a chi legge", ha spiegato a Ohga.

La passione per i viaggi esiste da sempre, quella per uno stile di vita green, invece, ha preso forma circa cinque anni fa. Piccoli mercatini al posto della grande distribuzione, attenzione alla provenienza e al modo in cui è stato prodotto quello che si compra e, quando è possibile, prepararlo direttamente in casa con le proprie mani. Un'idea di sostenibilità a 360 gradi, che ha finito per coinvolgere anche le vacanze o i weekend fuori porta. Si muove in treno o in bicicletta e quando deve raggiungere un luogo più isolato si affida alla sua macchina a metano. Aerei? Solo se non ne può fare a meno.

La vita ti mette di fronte ad alcune situazioni per spingerti a camminare con le tue gambe

E poi c'è qualcos'altro che dovresti sapere di Selene. Lei viaggia da sola. Non sempre, certo, ma quanto meno ogni volta che ha voglia di farlo. "L'idea del partire da sola all'inizio è nata un po' per forza. Dopo una relazione durata molti anni, e diverse vacanze condivise, mi sono ritrovata senza un compagno. All'inizio mi sembrava difficilissimo prendere un areo in solitudine o vincere l'imbarazzo di sedermi da sola in un ristorante, ma credo che la vita ci metta di fronte a certe prove perché dobbiamo imparare a stare in piedi con le nostre gambe. A me è successo proprio così: ho iniziato a fare le mie scelte e ho rafforzato il mio carattere".

Un po' per lavoro, un po' per desiderio, Selene inizia a muoversi in compagnia di se stessa e alla fine scopre che il più delle volte lo preferisce: "Ho notato che avevo sempre più voglia di organizzare cose solo per me, non volevo aspettare che arrivasse qualcuno a salvarmi". Il primo viaggio è stato un weekend a Barcellona, ospite di un'amica che durante il giorno lavora e può ritrovare solamente di sera. Invece che sentirsi persa in una città nuova, ritrova il suo tempo, il suo ritmo di vita. Niente più compromessi da raggiungere con chi le è accanto, ma solo i suoi desideri da seguire e realizzare. "Mi si è aperto un mondo e ho capito che la potevo fare, che ero capace di destreggiarmi anche nelle difficoltà che potevo incontrare".

E dopo la città catalana, arriva l'intera Andalusia. Ma il passaggio definitivo è il Sud-Est asiatico: un luogo completamente diverso da quello a cui era abituata, dove internet non sempre funziona e l'inglese a volte risulta quasi incomprensibile. Si torna alle vecchie cartine stradali o ci si affida a un passante, sapendo che non arriverà nessun altro in aiuto. E a mano a mano che affronti un problema dopo l'altro, la tua autostima si risolleva e scopri che puoi farcela e che, anzi, è una gran soddisfazione.

"Viaggiare da sola è un un'occasione unica per riconnetterti con te stessa, per capire come stai davvero in quel periodo, se una cosa ti piace e fa per te o se la stai accettando per fare un favore a qualcun altro. La libertà è totale e ci si può anche concedere il lusso di non fare nulla, di passare qualche ora in silenzio davanti al mare. Questa è stata una vera novità per me, che ero abituata a organizzare la vacanza come una marcia serrata, nel tentativo di vedere tutto nell'arco del poco tempo che avevo a disposizione. Invece ho capito che il viaggio è tutto quello che accade nel mentre. Nel mio cuore è più forte il ricordo di quell'ora passata a leggere su un'amaca, piuttosto che di tutti i templi che ho visto in Thailandia. Sono questi momenti che danno il vero sapore al viaggio. Come le chiacchiere con la ragazza belga con cui ho fatto colazione per tre giorni di seguito in un bar francese, o le conversazioni con la proprietaria dell'albergo dove dormivo. È più difficile incontrare altre persone quando si parte con i propri amici, perché si crea una sorta di gruppo chiuso".

Selene ti consiglia di viaggiare in solitudine almeno una volta, soprattutto se sei una donna

Inutile ignorare un dettaglio che ti sarà venuto in mente fin dalle prime righe di questo articolo: per una donna non è facile. Si ha più paura a compiere lunghi tragitti in solitudine, a incontrare nuove persone, a vivere determinate esperienze. La prima domanda che viene in mente quando si decide di partire è se quel posto sarà sicuro, anche per una ragazza che gira in compagnia. Ed è proprio per questo che Selene consiglia di farlo. Magari il primo passo può essere un weekend in Italia, per iniziare a prendere confidenza con la solitudine. Ma è un'esperienza che dovresti compiere almeno una volta nella vita, per riconnetterti con te stessa e riprenderti il tuo posto nel mondo.

E poi, assicura Selene, è come una caramella: "Una tira l'altra".

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Sono Laureata in Lingue e letterature straniere e ho frequentato la Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano. Mi occupo principalmente altro…