ServiceSpace, la piattaforma online per piccoli gesti di generosità che cambiano il mondo

Una card per ricordare a una persona di sorridere, una newsletter che porta solo buone notizie o uno YouTube con video motivazionali. Nel 1998 un gruppo di ragazzi che abitava nella Silicon Valley ha sentito il bisogno di dare il via a una gift economy, dove ciascuno fosse spinto a compiere piccoli gesti per aiutare l’altro. Oggi è iniziata una rivoluzione.
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Giulia Dallagiovanna 13 Novembre 2018

C'è chi ha pagato il parrucchiere per il cliente che veniva dopo di lui, ma anche chi, semplicemente, si è occupato per qualche giorno della posta del vicino, lontano da casa per accudire un parente. Storie brevi, gesti piccoli. Azioni totalmente gratuite che da sole, forse, avranno poco valore, ma che unite assieme possono cambiare il mondo. Ha pensato questo un gruppo di ragazzi della Silicon Valley che una sera del 1999 davanti a una pizza ha avuto l'idea di fondare CharityFocus, diventato in seguito ServiceSpace.

Alla fine degli anni '90, quando nel tempio dell'innovazione tecnologica e delle start-up era normale lavorare fino a 18 ore al giorno, perseguire un'ambizione sfrenata e usare la propria macchina di lusso come medaglia per gli obiettivi raggiunti. Un ritmo di vita che portava l'uomo sempre più lontano dalla propria natura. Così, invece di prendere tutto quello che il progresso poteva offrirgli, questi ragazzi hanno pensato di iniziare a donare.

Nella tua vita devi assolutamente rispondere a una domanda: cosa stai facendo per gli altri?

Martin Luther King

Il primo passo di CharityFocus è stato portare un po' di cibo e qualche coperta in un rifugio per senza tetto. Poi hanno creato un sito per sensibilizzare le persone alla causa. Piano piano, decine, centinaia e infine migliaia di persone hanno iniziato a strappare qualche ora all'ufficio per unirsi a loro. Non c'erano soldi da guadagnare, né importanti riconoscimenti da ottenere, solo la gioia di compiere pochi gesti per aiutare chi era in difficoltà. Una piccola rivoluzione.

Oggi ServiceSpace è più di un sito: è una piattaforma che promuove la gift economy, l'economia del regalo. Al momento trovi 10 progetti attivi, ma puoi anche proporne uno tu stesso e trovare persone che ti aiutino a metterlo in pratica. Si va da una newsletter con buone notizie a un canale che raccoglie video con storie vere che ispirino chi le guarda, passando per un archivio con brevi racconti di gesti di generosità quotidiani. Tutto è mosso dalla convinzione che piccole azioni compiute con grande amore possono cambiare il mondo.

Ecco qualcuno di questi progetti:

DailyGood

Nel 1998 uno studente universitario decise di contrastare le notizie negative diffuse senza sosta dai mass media, inviando quotidianamente una citazione significativa a cinque amici, in modo che potesse ispirarli a vivere meglio la giornata. Con il tempo, è diventato DailyGood e gli amici oggi sono oltre 100mila.

È un sito di notizie e una newsletter che arriva più o meno ogni mattina nelle caselle di posta di tutti quelli che si sono iscritti gratuitamente. Può contenere una storia, il racconto di un'impresa riuscita, una frase pronunciata da una persona importante o un discorso motivazionale. L'importante è che sia una news positiva, che ricordi ai lettori che il bene esiste e che abbia il potere di modificare il tono delle conversazioni, in modo da dare il via a una spirale positiva. Non più lamentele per una società che non è come vorresti, ma buoni propositi per migliorarla.

Karma Tube

È come YouTube, ma solo con video motivazionali. Su Karma Tube puoi trovare la storia di Mike Niles, 32enne di Londra che ha lasciato un lavoro ben pagato nella City per aprire un'associazione che si occupa degli anziani soli del suo quartiere. Oppure quella delle Radical Monarchs, un gruppo scout formato da ragazzine di colore che vivono in California e che raccolgono soldi per sostenere il movimento antidiscriminazione Black Lives Matter, la comunità Lgbt di colore e il rispetto dell'ambiente.

Alcuni sono girati da videomaker professionisti, altri raccolti da YouTube o inviati da persone comuni. Con oltre 800 filmati e 33mila iscritti, il canale vuole usare la potenza delle immagini per ricordarti che al mondo il bene esiste sul serio.

Moved By Love

Non solo racconti di gesti di generosità, ma un modo per uscire dal vortice delle cosiddette eco-chambers e valorizzare ogni diversità. Cosa sono le echo-chambers? Stanze virtuali in cui, anche se non te ne accorgi subito, la tua mente entra e sente riverberare sempre la stessa informazione o la stessa credenza, fino a quando non viene più messa in discussione. Una bolla che contribuisci a creare attorno a te, attraverso i post che condividi sui social network o la scelta delle notizie che leggi e dei programmi televisivi che guardi. Un sistema chiuso in cui non è consentita la possibilità di mettere in dubbio quello che viene dato per certo al 100%.

Per uscirne serve uno sguardo nuovo e una prospettiva diversa che le storie di Moved By Love vogliono proporti. Un modo per creare comunità, dove è più semplice lasciare che nasca la divisione. Persone inserite in una rete, che rimane connessa nonostante le differenze culturali, sociali e individuali.

KindSpring

Anonimi atti di gentilezza contro il bullismo e una serie di card con le quali puoi taggare una persona per diffondere il messaggio. È stato un gruppo di studenti universitari a dare il via alla catena, quando nel 2003 si sono chiesti perché non utilizzare la stessa forza del branco per far sorridere le persone, invece di umiliarle. Così puoi ordinare una Smile card su internet e lasciarla, senza farti vedere, sulla scrivania di un amico o un collega che sta vivendo una giornata no. Non c'è scritto nulla, se non di sorridere perché "sei stato taggato" e ora "devi ripetere il gesto con un'altra persona". Lo scopo è far fiorire una Kind Spring, una primavera della gentilezza.

Chi ha ricevuto la card può condividere la propria storia sul sito, dove si trova un archivio con oltre 20mila racconti. In generale, i numeri raggiunti dalla catena del sorriso sono impressionanti: più di 42 membri della community e quasi un milione e 600mila card spedite in tutto il mondo.

Le reazioni e i commenti

"Leggo le storie che trovo sul vostro sito da sei mesi e devo dirvelo: mi avete mostrato un nuovo modo di vivere". "Sono una nonna di 57 anni e soffro di artrite psoriasica, una malattia che mi provoca molti dolori. La Smile Card che ho ricevuto è stata come un dono del Cielo". "Grazie davvero, le vostre storie e i vostri video mi hanno fatto capire che la vita è meravigliosa".

Sulla piattaforma di ServiceSpace e sulle pagine web dedicate ai diversi progetti si leggono migliaia di commenti simili a questi. Risposte che confermano quando i volontari che hanno creato il sito sostengono: bastano pochi secondi del nostro tempo, per cambiare il mondo.