Simone Biles entra nella leggenda con il salto impossibile: chi è la campionessa americana e quale esempio ci lascia

Con questo salto entra nella storia: Simone Biles, 26 anni, è la prima donna al mondo a eseguire al volteggio lo Yurchenko doppio carpio, ottenendo l’incredibile punteggio di 15.266. Ma l’insegnamento più grande che ci lascia è ancora quello del 2021 quando, durante una conferenza stampa, annunciò il ritiro dai Giochi per prendersi cura della sua salute mentale. I traumi derivanti dalle molestie subite dall’allora medico della nazionale americana le avevano provocato un blocco psicologico.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Giulia Dallagiovanna 2 Ottobre 2023

Un salto da leggenda, con cui Simone Biles ha firmato il suo rientro definitivo nella ginnastica artistica. Ai mondiali di Anversa, la campionessa americana ha eseguito al volteggio lo Yurchenko doppio carpio, un esercizio che non era mai stato fatto da una donna, almeno fino a questo momento. Per questo motivo, la figura ora prenderà il nome di lei che, a 26 anni, è già la regina della ginnastica. Ma il suo nome non è legato solo agli incredibili successi sportivi: l'esempio più importante Biles lo ha dato nel 2021, quando ha deciso di ritirarsi dai Giochi di Tokyo 2020 a causa di un blocco psicologico, perché la sua salute mentale era più importante di qualsiasi medaglia.

Quattro volte campionessa olimpica, cinque titoli mondiali nel concorso individuale (Anversa 2013, Nanning 2014, Glasgow 2015, Doha 2018 e Stoccarda 2019) e il record di titoli ai Campionati del Mondo. Biles ha all'attivo 25 medaglie vinte, di cui 19 d'oro. Ma non solo. Nel 2017 e nel 2021, è risultata tra le 100 persone più influenti del mondo nella classifica stilata ogni anno dal Times. Nel 2022, poi, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, l'ha decorata con la medaglia presidenziale della libertà, la più alta onorificenza civile.

Con "il salto impossibile", Biles ha messo in chiaro come i Giochi Olimpici di Parigi 2024 saranno il suo palcoscenico. La sua impresa ha ottenuto un punteggio esorbitante: 15.266, per un totale di 58.865 punti alla fine dei quattro attrezzi: corpo libero, parallele asimmetriche, trave e, appunto, il volteggio. "Ce l'ha fatta! Questo è tutto quello che posso dire – ha commentato il suo allenatore, il francese Laurent Landi.  – Le persone, spero, si rendano conto che questa potrebbe essere l'unica volta nella loro vita in cui hanno visto un salto come questo eseguito da una ginnasta donna".

Una grande rivincita dopo i traumi che Simone Biles ha dovuto affrontare da giovanissima e che, all'età di soli 24 anni le hanno causato un blocco psicologico così soffocante da impedirle di continuare a gareggiare alle Olimpiadi. Il coraggio con cui Biles, assieme a decine di altre ginnaste americane, ha denunciato gli abusi ricevuti dal 53enne Larry Nassar, allora medico della nazionale statunitense, è un esempio che dovrebbe valere molto più di qualsiasi risultato sportivo. Persino del salto impossibile.

Già nel 2015 le atlete avevano denunciato ciò che subivano dall'uomo. Un sistema di abusi andato avanti per oltre 30 anni e che aveva finito per coinvolgere decine e decine di ginnaste. Fingendo di esaminarle, Nassar molestava le ragazze, a volte con gli stessi genitori presenti nella stanza, altre volte entrando nelle loro camere durante le trasferte all'estero. Ma come spesso accade alle donne che denunciano, l'FBI non le aveva ascoltate.

Lo scandalo era emerso solo nel 2017, grazie alla spinta del movimento #MeToo. Ma il peso psicologico era diventato ormai insostenibile e nel 2021, Biles aveva dovuto ritirarsi dalle gare nonostante stesse ottenendo buoni risultati. Durante una famosa conferenza stampa, aveva dichiarato di aver bisogno di concentrarsi "sul proprio stato mentale per non mettere a repentaglio la propria salute". A soli 24 anni stava dando una lezione al mondo: la salute e il benessere vengono prima di qualsiasi performance o risultato. Biles era già seguita da anni da uno psicoterapeuta che la stava aiutando a superare i traumi subiti e in quel momento non c'era nulla di più importante di prendersi cura di se stesse.

Ma il suo coraggio non si esaurì quel giorno. Nel 2022, assieme a altre due campionesse olimpiche, Aly Raisman e McKayla Maroney, e altre 90 atlete si dichiararono pronte a fare causa all'FBI per aver sottovalutato le loro accuse. Oggi, Larry Nassar sta scontando una condanna in via definitiva per diversi reati legati alla pedopornografia e lo attendono tra i 40 e i 175 anni di carcere. Le ginnaste hanno ricevuto un risarcimento economico da parte della Federazione americana e dei Comitati olimpico e paralimpico statunitensi che non hanno vigilato sul comportamento del medico.

Ma soprattutto, oggi Biles sta dimostrando al mondo che si può rinascere. Si può tornare come e meglio di prima, portando a casa una performance eccezionale. A patto di prendersi cura, prima, della propria salute, fisica e mentale.