Smartphone, montagna, postura, sole, lacrime: ecco il manuale d’istruzioni per i tuoi occhi

Abbiamo chiesto al dottor Loperfido, oculista del San Raffaele di Milano, come possiamo prenderci cura dei nostri occhi e quali sono gli errori più comuni che tutti i giorni commettiamo senza neanche accorgercene.
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Intervista al Dott. Francesco Loperfido Responsabile del servizio di oftalmologia generale dell'Ospedale San Raffaele di Milano, professore a contratto dell'Università Vita-Salute del San Raffaele e oculista della Commissione Difesa Vista

Com'è che si dice? Gli occhi sono lo specchio dell'anima. Vero. Se ci pensi bene, però, funzionano anche come una porta verso il nostro interno. Basta dilatare l’iride per riuscire a vedere la retina e i nostri vasi sanguigni, e quindi la nostra stabilità e il nostro equilibro, senza dover aprire chirurgicamente. Anima e corpo. “Niente deprime come il non vedere o percepire che qualcosa sta cambiando. Non accettiamo facilmente di perdere la vista come invece può essere per altri organi. Un rapporto tra psiche e visione credo esista”. Da qui, da questa consapevolezza sulla natura e il ruolo dei nostri occhi, ha preso il via la nostra chiacchierata con il dottor Francesco Loperfido, responsabile del servizio di oftalmologia generale dell'Ospedale San Raffaele di Milano, professore a contratto dell'Università Vita-Salute del San Raffaele e oculista della Commissione Difesa Vista. Il tema? Come prenderci cura degli specchi che rivelano chi siamo e come stiamo.

Dottor Loperfido, spesso sottovalutiamo quanto siano delicati i nostri occhi: come possiamo proteggerli?

Prenderci cura dei nostri occhi significa fare controlli molto ravvicinati e in rapporto all’età. I primi vanno eseguiti in età adolescenziale e man mano che si invecchia bisogna stare attenti a eventuali difetti, cercando di intuire se qualcosa nei nostri occhi è cambiato. Dobbiamo poi fare attenzione alle patologie di natura sistemica non dirette dell’occhio che possono influire sulla capacità visiva e sull’integrità dei nostri occhi. Diabete, ipertensione e malattie autoimmuni possono creare danni retinici importanti.

Quali sono gli errori più comuni che commettiamo quotidianamente?

Il primo, molto spesso, è il classico “fai da te” che nasce dal passaparola oppure da ricerche in internet. Lo strofinare gli occhi, per esempio, è uno di questi errori. È vero che attivando un’iper produzione di lacrime il paziente che può dare beneficio ma in realtà crea degli attriti incredibili tra le dita, la palpebra e la cornea che possono provocare micro abrasioni corneali. Un’altra cosa da non fare è affidarsi a un qualsiasi tipo di lacrima artificiale per affrontare un problema di scarsa lacrimazione. Mai come nel caso dell’occhio asciutto, che è un problema diretto dell’occhio o di problemi di tipo immunologico e sistemico, per il quale esiste una lacrima personalizzata in base al tipo di ipolacrimazione. Non dimentichiamoci poi che è davvero determinante non interpellare solo gli ottici nel momento della scelta di una lente a contatto. È un errore enorme perché la lente è un presidio medico chirurgico e come tale necessita di una relazione da presentare all’ottico in base ad un’anamnesi della condizione del paziente.

Ci sono altre cose cui non pensiamo ma che rappresentano invece dei rischi per la nostra vista?

Ce sono tre. Una riguarda il mondo del lavoro. Spesso in pronto soccorso ho visto occhi con al loro interno corpi estranei da flessibile o da strumenti di lavoro: situazioni causate dal fatto che non si usano gli occhiali in policarbonato di protezione.

E le altre?

Una compete in particolar modo la pre-abbronzatura presso i solarium. Spesso la si fa tenendo su le lenti a contatto e questo crea abrasioni corneali dolorissisime e danni molto seri. L’altra invece sono gli occhiali da sole in montagna.

Perché?

In montagna la quantità di raggi ultravioletti è più alta, così come la luce naturale. In montagna abbiamo un irraggiamento diretto del sole che crea maggiori UV sugli occhi senza dimenticare però anche l’irraggiamento indiretto, dovuto al riflesso dalla neve. Tutti e due creano problemi sugli occhi, specialmente se non sono protetti o se sono chiari e hanno poco pigmento a difenderli.

Come mai a volte gli occhi si gonfiano? 

L'occhio può gonfiarsi a causa di una stasi linfatica. Di notte i liquidi si accumulano e durante la giornata, per un declive, vengono ristabiliti in tutte le regioni del corpo portando l’occhio a sgonfiarsi. Oppure può dipendere da una ipolacrimazione. Con l’occhio asciutto aumentano gli attriti tra palpebra e cornea e questo può essere motivo di iperemia della congiuntiva palpebrale superiore.

Tv, smartphone, computer: qual è il giusto comportamento da tenere di fronte a uno schermo?

Stiamo parlando di distanze diverse. Il telefono è un piccolo computer da tasca che usiamo tra i 33-35 centimetri, i tablet intorno ai 38 centimetri, il computer tra 45-50. Di fronte a qualsiasi schermo il difetto visivo, specialmente se non corretto, comporta posture sbagliate: il miope, per esempio, tende ad avvicinarsi molto modificando le distanze e sovraccaricando il collo.

Che relazione c’è tra occhio, vista o postura? Una è conseguenza dell’altra oppure anche una postura sbagliata può incidere sulla vista? 

Di solito è il contrario, nel senso che è il difetto visivo disconosciuto che evidenza posture sbagliate. È per questo che il posturologo quando si accorge della postura sbagliata della testa richiede la visita oculistica. Queste posture sbagliate si hanno anche quando ci sono rapporti non perfetti tra la colonna vertebrale e l’arcata mandibolare.

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Giornalista fin dalla prima volta che ho dovuto rispondere alla domanda “Cosa vuoi fare da grande”. Sulla carta, sono pubblicista dal altro…