TripAdvisor si schiera con balene e delfini: non venderà più biglietti per show e attrazioni che li usano

L’azienda di recensioni più famosa al mondo ha annunciato che non venderà più biglietti per delfinari e spettacoli che fanno uso di questi mammiferi acquatici ma anche balene, orche e foche. Questo per impedire che in futuro altri vengano strappati al proprio habitat e siano utilizzati per il divertimento delle persone.
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Sara Del Dot 2 Ottobre 2019

Salti nei cerchi, capriole, lente nuotate in circolo utilizzando il pochissimo spazio a disposizione in cui è stata improvvisamente relegata la loro esistenza. Forse quando eri piccolo visitare delfinari e parchi marini e assistere agli show di delfini e cetacei ti affascinava. Oggi, però, tutti conoscono la sofferenza e i maltrattamenti che si celano dietro questi spettacoli. Animali strappati al mare e costretti a crescere e vivere in cattività, imparando coreografie e saltando a comando solo per permettere a spettatori paganti di trascorrere un pomeriggio diverso dal solito.

Purtroppo, nonostante sia richiesta di continuo la chiusura definitiva di questi luoghi attraverso petizioni, manifestazioni e sit-in organizzati da associazioni ambientaliste e animaliste, le leggi ne consentono ancora l’esistenza e l’esercizio delle attività commerciali. Per questa ragione, tocca ai privati e alle altre realtà adoperarsi per ridurre il flusso di persone disposte a pagare per assistere a spettacoli e programmi ormai obsoleti e senza ragion d’essere, ma anche per evitare che nuovi esemplari vengano catturati per essere utilizzati come attrazioni.

TripAdvisor, la famosissima piattaforma di viaggi e ristorazione con milioni di utenti in tutto il mondo, ha appena annunciato che, assieme alla sussidiaria Viator, smetterà di vendere biglietti per delfinari, show e attrazioni turistiche in generale che prevedono lo sfruttamento di delfini e cetacei come orche, balene e foche. Con questo aggiornamento di policy in cui interromperà tutte le collaborazioni con questo genere di realtà, l’azienda vuole contribuire a impedire che nuovi esemplari vengano catturati e rinchiusi nei delfinari, spingendo l'intero settore verso una transizione che approdi nei "santuari di mare", luoghi in cui questi animali possono essere visti nel proprio habitat e in libertà, in un ambiente protetto e salvaguardato. Proprio per questo, ai santuari la nuova policy non sarà applicata.

Un passo importante e una scelta da replicare per tutti coloro che hanno a cuore il benessere degli animali, per offrire loro una vita in libertà lontana dalla sofferenza.

Fonte | Tripadvisor