Un uomo cinese contrae una rara infezione dal morso di un scimmia: cos’è il virus B e come si manifesta

Un uomo di 37 anni cinese si trova in condizioni critiche in un reparto di terapia intensiva a causa di un’infezione da Herpesvirus simiae. Noto anche come virus B, si tratta di un agente virale tipico delle scimmie che in rari casi può infettare l’uomo: ad oggi, però, si parla di 50 casi in tutto il mondo e uno solo di trasmissione da persona a persona. Si tratta con farmaci antivirali ma, se non presa per tempo, l’infezione può anche essere letale.
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Kevin Ben Alì Zinati 9 Aprile 2024
* ultima modifica il 09/04/2024

È iniziato tutto con una febbre e un forte dolore ai muscoli ed è finito con un ricovero in terapia intensiva in condizioni critiche.

Lo scorso 21 marzo un uomo cinese di 37 anni è stato ricoverato al pronto soccorso dell’ospedale Yan Chai con questo quadro clinico. La causa? Un’infezione da Herpesvirus simiae, un virus trasmessogli dal morso di una scimmia.

La storia, riportata dal Centro per la protezione della salute cinese, sta facendo il giro del mondo perché si tratta di un’infezione estremamente rara nell’uomo.

Considera che ad oggi in letteratura scientifica sono stati riportati solamente 50 casi di persone colpite dal cosiddetto virus B.

Si tratta di un virus che di solito popola i fluidi corporei di scimmie, in particolare macachi, e che può passare all’uomo attraverso graffi o morsi da parte di un esemplare infetto oppure attraverso il contatto diretto con bocca, occhi o naso di una scimmia portatrice.

La maggior parte dei contagi registrati finora infatti è legata ad “attacchi” da parte di una scimmia oppure dal contatto di ferite o tagli con i tessuti o i fluidi di una scimmia. Nel 1997, per esempio, una ricercatrice morì a causa dell’infezione da virus B dopo che il fluido corporeo di una scimmia infetta le era accidentalmente finito negli occhi.

La storia dell’uomo residente a Hong Kong e ora ricoverato in terapia sarebbe simile. Secondo quanto raccontato dalla famiglia, l’uomo sarebbe stato morso da una scimmia durante una visita al Kam Shan Country Park di Hong Kong a fine di febbraio.

Oltre però ad essere un’infezione già di per sé rara (una cinquantina di casi finora, come ti accennavo all’inizio), secondo i Centers for Disease Control and Prevention statunitensi quella da virus B è un’infezione anche difficilmente trasmissibile da uomo a uomo. Ad oggi sarebbe stato riportato un solo caso.

Sebbene rara negli esseri umani, quella da virus B è comunque un’infezione seria e pericolosa. Considera che dei 50 casi individuati a partire dalla prima segnalazione avvenuta nel 1932, ben 21 sono morti.

Come racconta la storia dell’uomo cinese di 37, il decorso dell’infezione è grave e in assenza di ritrattamenti efficaci immediati può portare a seri danni cerebrali o, appunto, alla morte.

L’infezione da virus B si manifesta inizialmente entro un mese dal contatto con la scimmia attraverso febbre, brividi, dolori ai muscoli e mal di testa.

Altri sintomi che possono insorgere con l’aggravarsi della malattia sono il fiato corto, nausea e vomito e anche singhiozzo.

Diffondendosi, il virus può provocare poi l’infiammazione del cervello e del midollo spinale provocando sintomi neurologici e infiammatori come dolore, intorpidimento e prurito nella zona del morso o della ferita, problemi con la coordinazione muscolare e gravi danni cerebrali.

Come ricordano i Cdc, in caso di infezione d virus B il trattamento raccomandato è quello a base di farmaci antivirali. Che devono essere somministrati in maniera tempestiva per creare di prevenire siti fatali.

Fonte | Cdc

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