Una gravidanza gemellare con gli ovociti congelati 14 anni fa: a Bologna il primo caso al mondo

Oggi Giovanna, 41 anni, è incinta di due gemelli grazie alla tecnica di vitrificazione, che ha permesso di mantenere vivi e attivi gli ovociti per 14 anni.
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Kevin Ben Alì Zinati 31 Ottobre 2022
* ultima modifica il 02/11/2022

Giovanna oggi è incinta. Ha 41 anni è guarita da un tumore al seno e aspetta due gemelli, che tra qualche mese entreranno finalmente a far parte della sua vita.

La sua gravidanza ha già fatto storia. Non tanto per l’età di Giovanna (sai bene che più tempo si aspetta più le gestazioni diventano difficili e rischiose per le donne) e nemmeno perché arriva dopo la battaglia vinta con la neoplasia.

Quella di Giovanna è la prima gravidanza gemellare al mondo ottenuta grazie all’impianto di ovociti di una donatrice criocongelati e vitrificati 14 anni fa. Mai prima d’ora, infatti, era stata documentata una fertilità di ovociti crioconservati così lunga.

La procedura di crioconservazione e vitrificazione è avvenuta con successo all’IRCCS Policlinico di Sant'Orsola di Bologna, dove Giovanna era stata già precedentemente trattata e guarita dal tumore.

La tecnica utilizza azoto liquido a una temperatura di -196 gradi che è in grado di mantenerli intatti e fertili per lungo tempo. La storia di Giovanna dimostra che con questi processi molte altre pazienti oncologiche costrette a trattamenti difficili e spesso molto lunghi possono contare su una banca di ovociti forti e tenaci con cui rimanere incinta.

In più, come hanno sottolineato gli esperti bolognesi, la vitrificazione offre maggiore flessibilità anche a tutti i programmi di donazione degli ovuli: le donne che congelano gli ovuli possono scegliere spontaneamente di donare gratuitamente ad altre donne gli ovuli non utilizzati e ciò rende possibile includere e supportare molte più donne in questo percorso con alte probabilità di successo e quindi di nuove gravidanze.

Come sottolinea Agi, al Policlinico Sant’Orsola ad oggi sono stati realizzati 4000 cicli di congelamento degli ovociti, oltre 3600 cicli di scongelamento e sono nati più di 500 bambini.

E poi, delle 432 pazienti oncologiche che hanno completato il follow-up, 156 sono andate incontro a insufficienza ovarica prematura. Di queste, 44 una volta guarite hanno cercato una gravidanza attraverso l'utilizzo degli ovociti precedentemente crioconservati: su un totale di 194 ovociti scongelati, ben 157 sono sopravvissuti (l'80%) permettendo di ottenere 18 gravidanze, 15 delle quali portate a termine con successo.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.