
Dalla laguna di Venezia arriva un'innovazione per accelerare la decarbonizzazione nel settore nautico, ancora molto indietro in Italia e in gran parte del mondo, ma fondamentale nel processo di riduzione delle emissioni. La start-up e-concept ha creato e-dock, una palina di ormeggio che ricarica le barche elettriche. Realizzata in materiali al 100 per cento riciclati e riciclabili, e alimentata da energie pulite, collegandosi a essa si possono ricaricare sia le barche elettriche private, sia quelle pubbliche, o quelle da trasporto.
Non a caso sono partiti da Venezia, un luogo che ha «come unica via di trasporto l'acqua», ha detto uno dei tre fondatori, Francesco Pannoli, che ha trent'anni, va in barca da sempre e ci ha portati in giro per i canali a bordo di una barca elettrica. Un'esperienza nuova, senza il fastidioso rumore del motore termico e senza l'odore dei fumi di scarico che avvelenano l'aria e l'acqua in laguna: «Purtroppo nel settore nautico non ci sono normative simili a quelle stradali, e i motori marini inquinano un sacco».
Ora, con e-dock, le cose potrebbero cambiare, e non solo in Italia, visto che da tutta Italia ed Europa sono arrivate manifestazioni di interesse per un progetto esportabile anche in altri contesti, soprattutto di acque interne. Per sviluppare la tecnologia, e mettere a disposizione un'infrastruttura chiave per la transizione all'elettrico della nautica, e-concept ha lanciato una campagna su ecomill, piattaforma che ospita solo iniziative legate al mondo green. Oltre a questo, e-dock sta prendendo parte, con il Comune di Venezia, all'Intelligent cities challenge, un progetto europeo per uno sviluppo cittadino che sia tecnologico e sostenibile.