Una relazione minata dalle distrazione: il male degli smartphone

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Si chiama nomofobia ed è considerata a tutti gli effetti una patologia. Si tratta della dipendenza che si può avere dal proprio smartphone e che può minare non solo i rapporti sociali tra esseri umani, ma anche con il tuo cane. Insomma, vale la pena di riconoscerla, e di cambiare abitudini.
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Rubrica a cura di Gaia Cortese
28 Gennaio 2020

Trascorri abitualmente la maggior parte del tuo tempo sullo smartphone. Ne hai più di uno e non dimentichi mai a a casa il caricabatterie. Controlli ripetutamente lo schermo del tuo telefono per vedere se hai ricevuto notifiche o messaggi. Lasci il tuo smartphone sul comodino quando dormi, lo porti con te in bagno e, per coerenza, lo porti anche quando sei a passeggio con il tuo cane.

Se ho ben descritto il tuo comportamento abituale, e quindi fai parte di quella categoria di proprietari di cani che fanno il giro dell’isolato con lo smartphone in mano, devo metterti in guardia da quella che si chiama nomofobia, una vera e propria dipendenza dal telefono cellulare. Il termine deriva da “no-mobile”, ossia quella condizione in cui ci si ritrova momentaneamente senza telefono, e dal suffisso “fobia”, che indica una grande paura, per lo più incontrollabile.

Le notifiche, le telefonate, i social e i giochi sullo smartphone rubano la profondità di una relazione.

Angelo Vaira

Secondo gli esperti questo timore di ritrovarsi scollegati dal resto del mondo in assenza dello smartphone, può essere considerata una patologia a tutti gli effetti, che generalmente interessa la fascia più giovane, con un’età tra i 18 e i 25 anni e che colpisce in particolare chi ha una bassa autostima di sè e tende ad avere problemi a relazionarsi con i suoi simili. Ma probabilmente anche con il proprio cane. Non è raro, infatti, vedere in giro un cane che si trascina dietro il proprietario con lo sguardo incollato allo schermo del telefono.

Secondo quanto riportato in un articolo pubblicato su Metro, il nostro consueto dare più attenzione ai telefoni cellulari che agli animali domestici, in particolare ai cani, può essere causa del loro senso di abbandono e di isolamento. Lo afferma Iain Booth, medico veterinario e fondatore dell’associazione VetUK: “Se sei costantemente attaccato al tuo telefono, il legame affettivo con il tuo cane viene danneggiato e il primo a risentirne è il tuo amico a quattrozampe”.

“Per capire cosa sta succedendo è necessario prendere in considerazione i principi base su come i cani interagiscono fisicamente ed emotivamente con gli umani – aggiunge Booth -. Per l’animale, il proprietario è il leader del branco. È lui che gestisce tutti gli aspetti della sua vita: che lo nutre, gli fa fare una passeggiata, gli dice dove può stare e dove non può andare, con chi giocare. Ma se siete costantemente a guardare il telefono cellulare ciò provoca una rottura, a questo proposito, vitale“.

Oltretutto passeggiare con il cane senza guardarsi attorno può causare diversi inconvenienti. Tanto per cominciare potresti incontrare qualche cane poco socievole o che semplicemente non prova grande simpatia nei confronti del tuo fedele compagno. Ho visto proprietari di cane strattonati o addirittura trascinati a terra dal loro stesso cane, per non parlare di quelli che ho visto inciampare e cadere, a causa del loro vagare con lo sguardo alle notifiche What’s App.

Fortunatamente c’è una soluzione a tutto. Il consiglio (probabilmente l’unico attuabile) è quello di dimenticarti il cellulare per almeno 10 minuti ogni volta che sei in compagnia del tuo cane. Questa abitudine progressiva (dovrai aumentare i minuti di volta in volta) non solo avrà un effetto positivo sul tuo cane, ma soprattutto sul tuo stile di vita. Può dare fastidio pensarla come a una patologia, ma la nomofobia esiste ed è più diffusa di quello che si creda.

Apprezzerai di più la tua passeggiata, avrai interagito con il tuo quattrozampe, non rischierai di mettere il piede su qualche ricordino lasciato da un altro quadrupede e inizierai a curare la tua dipendenza dallo smartphone.

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