Un’Italia sempre più a misura di bicicletta: tra gli oltre 150 comuni ciclabili ora c’è anche Milano

La Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta ha assegnato le nubi bandiere gialle per il grado di ciclabili all’interno del territorio. Tra le new entry anche Abano Terme, Capaccio Paestum, Copparo, Jesi, Lecco, Porto Recanati e Rescaldina.
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Kevin Ben Alì Zinati 19 Luglio 2021

Un’Italia sempre più a misura di bicicletta. È il quadro dipinto dalla quarta edizione del FIAB-ComuniCiclabili, l’evento promosso dalla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – svoltosi online lo scorso 15 luglio – per il riconoscimento del grado di ciclabilità dei comuni italiani.

Da piccoli paesi a realtà molto più grandi e articolate fino ai capoluoghi provinciali e regionali, oggi più di 150 città italiane sono state insignite con la bandiera gialla della FIAB.

Si tratta di un network non da poco se pensi che copre oltre 11 milioni di persone, ovvero quasi il 18% della popolazione italiana.

Tra le nove new entry del 2021 puoi trovare Abano Terme, Capaccio Paestum, Copparo, Jesi, Lecco, Porto Recanati, Rescaldina ma, soprattutto, la città di Milano.

Come funziona?

Con oltre oltre 160 associazioni aderenti sparse su tutto il territorio e quasi 20mila soci, la Fiab è la più grande associazione ciclo-ambientalista italiana attivista che ha messo al centro della sua missione la riscoperta della bicicletta, del turismo lento e della mobilità sostenibile.

Il riconoscimento di ComuniCiclabili è un attestato che certifica il grado di ciclabilità di un territorio e con quella appena conclusa si è giunti alla quarta edizione.

Tra i criteri di valutazione emergono la necessaria presenza di almeno un requisito in mobilità urbana (quindi ciclabili urbane/infrastrutture, moderazione traffico e velocità), la presenza di politiche di mobilità urbana e servizi connessi unitamente a un efficace sistema di comunicazione e promozione.

Sulla base di questi parametri ogni territorio acquisti un punteggio da 1 a 5 con il quale poi viene assegnata la famosa bandiera gialla.

Una metropoli a misura di bici

Milano, insomma, è la “big” che spicca tra le new entry del 2021.

A fare la differenza sarebbero stati la capillarità del bike-sharing, tale da aver contribuito a innescare la transizione verso nuove abitudini quotidiane, oltre agli interventi per la moderazione del traffico e della velocità, il positivo ricorso ai nuovi strumenti di ciclabilità leggera inseriti nel Codice della Strada e il calo del tasso di motorizzazione.

Anche l’impegno delle istituzioni con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e iniziative di urbanismo tattico hanno contribuito all’assegnazione della bandiera gialla al capoluogo lombardo.

“Sono molto felice di prendere per Milano questa bandiera gialla. Grazie!ha dichiarato l'assessore alla Mobilità e Lavori pubblici Marco Granelli –. So bene che molto lavoro è ancora da fare sia per quanto riguarda le connessioni dei percorsi ciclabili che sul consenso che i cittadini danno allo sviluppo della rete. Ogni giorno, negli ultimi mesi, oltre 9mila ciclisti percorrono corso Buenos Aires, la più grande arteria commerciale della città, ma a fronte di questo numero incoraggiante tanti trovano ragioni di dissenso. Noi lavoriamo perché il tempo dia ragione alle ciclabili. Iniziative come questa e la costante collaborazione anche dialettica con FIAB sono sicuramente uno sprone verso una città più sostenibile dove ci sia spazio per ogni tipo di mobilità in sicurezza”.