Vince il tumore al pancreas e poi i Campionati regionali assoluti di pesi su panca: l’impresa di Assunta Balido

La tenacia nello sport, come nella vita. Assunta Balido, 51 anni, ha affrontato con coraggio un tumore al pancreas, per poi andare a vincere i Campionati regionali assoluti di “distensione su panca”, sollevando ben 57 kg.
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Gaia Cortese 7 Agosto 2021

Ci ha creduto e ce l’ha fatta, come solo una grande campionessa sa fare. Nonostante le sia stato diagnosticato e poi curato un tumore al pancreas, Assunta Balido, 51 anni, ha da poco vinto i Campionati regionali assoluti di "distensione su panca" sollevando 57 kg, una misura che, con ogni probabilità, le permetterà di partecipare ai prossimi Campionati nazionali FIPE (Federazione Italiana Pesistica) del prossimo ottobre.

Nel febbraio 2020, a causa di un tumore al pancreas, l’atleta campana si era dovuta sottoporre ad un intervento molto delicato con una tecnica robotica presso la Chirurgia Epato Biliopancreatica Mininvasiva e Robotica diretta dal professor Roberto Troisi. Poi, altri sei mesi di terapia nel reparto di Oncologia diretto dal professor Roberto Bianco per uscire completamente dall’incubo di questa malattia.

Nonostante abbia dovuto affrontare un percorso pieno di difficoltà, Assunta Balido, 51 anni, non ha mai smesso di lottare contro la malattia mettendo in campo lo stesso spirito sportivo con cui ha sempre gareggiato, e anche vinto, nella sua specialità.

Il vero campione non è colui che gareggia e sa di vincere, ma è colui che sa di poter perdere.

Assunta Balido

In passato Assunta ha vinto i Campionati Nazionali di Powerlifting, di Sviluppo Muscolare, di Duathlon, di Braccio di Ferro, di Distensione su Panca, di Bench Press. Non solo. L’atleta è stata anche vice campionessa a Miss Universo dell’International Bodybuilding & Fitness Association (IBFA).

Dopo il grandioso risultato raggiunto ai Campionati regionali, Assunta Balido ha così commentato la sua vittoria: “Ringrazio tutti i chirurghi medici ed infermieri della Federico II per la loro professionalità e umanità. Il vero campione non è colui che gareggia e sa di vincere, ma è colui che sa di poter perdere“.